Anche il Sindaco Marco Alessandrini risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura nell’inchiesta sul mare inquinato a Pescara
Lo si è appreso a margine dell’audizione di ieri in Questura del vice sindaco Enzo Del Vecchio, sentito dagli uomini della Squadra Mobile in quanto a sua volta indagato. Le ipotesi di reato al centro dell’inchiesta sono falso ideologico e omissione di atti d’ufficio.
E’ dunque ad una svolta l’inchiesta partita dopo lo sversamento. tra il 28 e il 29 agosto scorso, di oltre 30 milioni di litri di acque nere nel fiume, a causa della rottura della condotta di Via Raiale, che non venne -secondo l’ipotesi accusatoria- tempestivamente comunicata con l’emissione dell’ordinanza di divieto di balneazione.
Alessandrini, si è appreso, è stato già sentito nei giorni scorsi, mentre ieri -davanti agli investigatori della Squadra Mobile- il vice Del Vecchio, assistito dall’avvocato Carmine Ciofani, ha spiegato che nei giorni in cui si è verificato il pasticcio non era in città, non ricordando di avere avuto colloqui telefonici con altri funzionari comunali (non indagati).
Proprio le intercettazioni telefoniche “a strascico” dall’inchiesta La City sono alla base della svolta nelle indagini della Procura di Pescara, avviate inizialmente per l’omissione di atti d’ufficio, ma ora indirizzate anche a stabilire chi abbia eventualmente retrodato, falsificandola, l’ordinanza dal 3 al 1 agosto scorso. Nell’inchiesta dei Pm Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio è indagato anche il dirigente comunale Tommaso Vespasiano.
Alla luce dell’iscrizione ufficiale sul registro degli indagati il sindaco di Pescara Marco Alessandrini non ha potuto sottrarsi all’assalto di telecamere e taccuini stamane in occasione dell’assemblea regionale dell’Anci:
“Nella mia funzione di sindaco sapevo che prima o poi sarei potuto diventare oggetto delle attenzioni della Magistratura, fa parte dei rischi del mestiere, ma in questo caso specifico – spiega Alessandrini – é doveroso precisare che sono stato io, dopo aver appreso delle indagini, a presentarmi spontaneamente in Procura per cercare di dare un contributo ai magistrati, senza aver ricevuto alcuna notifica, questo ha indotto la Procura ad inviarmi, come atto tecnico, l’avviso di garanzia. Sono sereno e convinto della bontà del mio operato, con questo spirito attendo gli esiti delle indagini”
La notizia di Alessandrini indagato ha rafforzato le critiche dell’opposizione in Comune, in particolare quelle del coordinatore di Fratelli d’Italia Armando Foschi, il primo a presentare un esposto già il 3 agosto e a produrre ulteriori documenti per la Procura l’11 agosto:
“Gli sviluppi dell’inchiesta confermano i nostri sospetti sull’operato del sindaco che in un’emergenza come quella del mare inquinato non é stato in grado di curare l’interesse dei cittadini, a maggior ragione torniamo a chiedere come abbiamo sempre fatto le dimissioni immediate perchè é venuto a mancare il rapporto di fiducia tra il Sindaco di Pescara ed i pescaresi.”
La nota di Guerino Testa ( Capogruppo Ncd)
“A distanza di 48 ore ritengo che il consiglio comunale straordinario di giovedì scorso sia stato esclusivamente una perdita di tempo ed una ulteriore presa per i fondelli da parte del sindaco Alessandrini nei confronti dei cittadini. Affermo questo anche con un certo fastidio, in quanto il primo cittadino oltre a non avere risposto se l’ordinanza fosse stata firmata il primo agosto e poi messa in un cassetto oppure firmata il tre agosto e poi retrodatata, non ha risposto nemmeno alla mia chiara domanda se fosse e a quale titolo e in che modo coinvolto nella vicenda giudiziaria, solo per chiarezza e trasparenza nei confronti dei tanti cittadini presenti e di tutti quelli non presenti. Il fastidio aumenta ancora di più dopo aver letto oggi sulla sua pagina FB che la SCORSA SETTIMANA si è presentato spontaneamente dinanzi ai Procuratori per la vicenda balneazione. Quindi e’ chiaro che il sindaco Alessandrini preferisca informare i cittadini non nella deputata sede istituzionale, ossia il consiglio comunale, ma tramite i social. Nel confermare il mio essere un convinto garantista, affermo che è incomprensibile in forza dei dovuti criteri di correttezza, trasparenza e rispetto dell’incarico pubblico espletato , la modalità attraverso la quale il sindaco Alessandrini stia gestendo politicamente tale imbarazzante questione, che ricordo – conclude Guerino Testa – ha fatto allarmare tante famiglie pescaresi.”
Il servizio sull’inchiesta sull’inquinamento del mare a Pescara. Indagato anche il Sindaco: