Negli ultimi 3 anni sono 68 le persone, dai 20 ai 70 anni, preda nella Marsica dal gioco d’azzardo e assistite dal Sert di Avezzano. Al centro il ruolo delle famiglie
La struttura della ASL è in prima linea anche per le problematiche di droga (710 pazienti rispetto ai 690 di due anni fa) e alcol (da 210 a 230), ‘pezzi’ importanti di una dipendenza che confluisce in un ‘puzzle’ complessivo che, nel corso degli anni, ha indotto il Sert ad aprire oltre 3.300 cartelle.
Il servizio, diretto da Adelmo Di Salvatore, punta sulle strategie basate in larga misura, su gruppi di auto-mutuo-aiuto, tramite il coinvolgimento di famiglie che si confrontano tra loro e si assicurano un reciproco sostegno per superare le dipendenze. I gruppi familiari di aiuto reciproco si riuniscono a cadenza settimanale anche in settori finora quasi inediti. Uno dei gruppi costituiti di recente riguarda l’elaborazione di lutti gravi: dalle 5 famiglie dello scorso anno si è giunti oggi a 10 nuclei familiari. L’ultima aggregazione familiare opera sul sovrappeso: è attiva attualmente a Carsoli e conta già 7 nuclei familiari mentre un’altra, con lo stesso intento, sta per diventare operativa ad Avezzano. Per affrontare le implicazioni patologiche del gioco d’azzardo, invece, i gruppi al lavoro in Marsica sono attualmente 3. E’ ormai collaudata, nel frattempo, l’esperienza nel carcere di Avezzano in cui è stato attivato un altro gruppo, per detenuti con problemi di alcol e droga, operante sotto la regia del Sert.