Dopo la lettera di D’Alfonso, il Genio Civile mette i paletti a Megalò 2: “Non certificato il superamento dell’emergenza idraulica”. Febbo: “Fermata la fuga in avanti della Sile”
Il dirigente del Genio Civile Vittorio Di Biase ha scritto nelle ultime ore ai Comuni di Chieti e Cepagatti, alla Regione e alla Sile Costruzioni, con una serie di rilievi ostativi alla realizzazione dell’opera, come auspicato dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso nei giorni scorsi. Anche il Comune di Chieti aveva
diffidato la ditta alla ripresa dei lavori, non essendo pervenuto il provvedimento di revoca dell’ordinanza del Genio Civile di sospensione delle attività edilizie emanata a causa del rischio idraulico. Per ora dunque sull’iter non si stanno ripercuotendo gli effetti dei lavori della Sile che aveva completato l’argine e realizzato delle barriere a ridosso dell’area.
Il Genio Civile scrive che “allo stato attuale non è presente nessuna certificazione del superamento dell’emergenza idraulica. A questo proposito il servizio regionale del Genio Civile si riserva di completare l’istruttoria anche mediante accertamenti sul posto, al fine di verificare le risultanze del collaudo tecnico amministrativo rimesso dalla Sile il 20 ottobre 2017 che, comunque, già in questa fase non appare evidenziare la suddetta eccezione e parzialità di intervento e rileva alcune incongruenze nelle date riferite alle fasi di esecuzione dell’intervento. Si chiede ai Comuni di Chieti e di Cepagatti e all’Autorità di bacino di verificare se sussistono motivi ostativi alla ripresa dei lavori».
IL SERVIZIO DEL TG8:
height=315FEBBO: BENE LO STOP, FERMATA FUGA IN AVANTI – “La societa’ interessata non puo’ assolutamente intraprendere lavori di Megalo’ 2 come non puo’ affatto aprire il cantiere poiche’ sprovvista della certificazione del superamento dell’emergenza idraulica che deve essere rilasciata dall’Autorita’ di Bacino della Regione Abruzzo. Questo emerge dalla risposta che il responsabile del Genio Civile di Pescara Ing. Vittorio Di Biase ha inviato agli enti interessati ed al sottoscritto proprio ieri, ad una mia richiesta di spiegazioni in merito all’inizio lavori paventati dalla societa’ interessata inerente il nuovo progetto di Megalo'”. Lo dichiara il Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che spiega quanto segue: “L’iter e’ vincolante, chiaro e inevitabile, quindi non si accettano nessuna fuga in avanti da parte della societa’ costruttrice poiche’ come gia’ denunciato ci sono regole e prescrizioni ben precise che devono essere ancora vagliate e abbondantemente superate tecnicamente. Nello specifico il Servizio competente della Regione Abruzzo, come si evince dalla lettura della documentazione si riserva di completare l’istruttoria ma gia’ in questa fase rileva alcune incongruenze tecniche da sanare. Inoltre per la rispondenza dei lavori si rimanda al Servizio Valutazione Ambiente (cioe’ deve essere riacquisto il parere del VIA). A questo – prosegue Febbo – vanno aggiunti anche i pareri tecnici dei Comuni di Chieti e Cepagatti che devono valutare la ripresa dei lavori e mi sembra che sia gia’ chiaro e forte la posizione del comune di Chieti. Pertanto ribadiamo fermamente il ‘no’ alla realizzazione del centro Megalo’ 2, sul quale pesa come un macigno il parere negativo espresso dal Segretario dell’Autorita’ di Bacino in quanto in netto contrasto con la normativa del Piano stralcio di difesa ambientale. D’altronde – conclude Febbo – come emerso dal pronunciamento del Comitato di Valutazione Ambientale gia’ nel mese di marzo scorso il progetto e’ stato bocciato poiche’ necessita ancora di molti approfondimenti, sia sotto il profilo normativo che amministrativo, e contro il quale siamo pronti a dare battaglia verificandone tutto il suo iter”.