Si resta in attesa solo del “via libera” della Asl per la riattivazione delle mense scolastiche a Pescara. Da completare le ispezioni dei locali: la partenza di lunedì prossimo potrebbe slittare di qualche giorno.
Sulla carta la data resta fissata: è quella di lunedì prossimo 22 ottobre. Tutto è pronto per la riattivazione del servizio di refezione scolastica per migliaia di alunni a Pescara, dopo il convulso epilogo della scorsa primavera, con oltre 200 bambini finiti in ospedale. Mentre toccherà ai tribunali decidere chi ha ragione tra il Comune che ha rescisso il vecchio contratto e la Cirfood che si è opposta, rigettando le proprie responsabilità nella vicenda, nel frattempo le procedure per il subentro della terza ditta classificata nel bando (la “Serenissima”) si sono completate: la ditta ha sistemato le situazioni contrattuali con il personale, e si è rifornita delle derrate non deperibili necessarie per attivare i centri di cottura. Tutto pronto o quasi; manca infatti l’ultimo ma indispensabile tassello: l’autorizzazione della Asl relativa ai locali. Sono infatti ancora in corso le ispezioni da parte degli operatori sanitari nelle mense e nei centri di cottura, sia per verificare l’adempimento alle prescrizioni di tipo amministrativo, sia per escludere la presenza di batteri o germi patogeni. Al massimo l’avvio del servizio potrebbe slittare di 24, 48 ore, fanno sapere da Palazzo di Città. Un disagio sopportabile, se si pensa agli scenari non certo incoraggianti che si profilavano soltanto qualche settimana fa, prima dell’accordo con la “Serenissima”. Proprio in queste ore viene sottoscritto formalmente il contratto, e si raccolgono online sul sito del Comune le ultime autocertificazioni da parte delle famiglie che intendono avvalersi delle agevolazioni tariffarie. Sindaco Alessandrini ed assessore Cuzzi si sentono adesso molto più sollevati, tanto da annunciare che il giorno di riapertura delle mense andranno anche loro a tavola in una scuola, a pranzare con gli alunni.