Migliaia di bambini scompaiono ogni anno, senza lasciare traccia: la denuncia dell’associazione Penelope Abruzzo, in un convegno a Pescara.
“Dal 1974 ad oggi nel nostro paese sono scomparsi 2.000 bambini italiani, ai quali si sommano altri 3.000 bambini extracomunitari dei quali, soltanto nell’ultimo anno, si è persa ogni traccia. Questo secondo fenomeno è in crescita esponenziale e coincide con l’aumento dei fenomeni migratori”. Lo ha detto a Pescara, Federica Benguardato, vice presidente dell’associazione Penelope in Abruzzo, nel corso del convegno ‘Sulle tracce dei minori scomparsi: aspetti giuridici e medico-legali’, organizzato da Aiga Pescara, l’associazione nazionale dei giovani avvocati e Penelope Abruzzo, l’associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse.
“Se nel caso degli adulti assistiamo spesso a fenomeni di allontanamento volontario, nel caso dei minori non è così – prosegue Benguardato -. Soprattutto nel caso dei minori stranieri non accompagnati dai genitori, alcuni arrivano per ricongiungersi ai parenti, ma molti altri finiscono nelle reti della criminalità, fatte di prostituzione, pedofilia, commercio di organi e tratta dei bambini. Ogni due minuti scompare un bambino in Europa, dove sono 250 mila i minori dei quali non si ha più traccia, mentre a livello globale mancano all’appello 8 milioni di bambini”.
Tra i relatori anche Annalisa Loconsole, presidente dell’associazione Penelope Abruzzo, che rimarca come “migliaia di minori scompaiano nel silenzio più assoluto, senza comparire nelle statistiche nazionali e senza essere neanche cercati”.
“La sparizione di migliaia di bambini rappresenti un fenomeno sociale e sociologico, ma anche un problema medico e psichiatrico”, ha infine dichiarato il presidente della sezione Aiga di Pescara, Pietro Paolo Ferrara.