La Copagri di Chieti scrive all’Assessore regionale Dino Pepe per consentire anche nel chietino l’anticipazione della raccolta delle olive. La causa? Il diffondersi della mosca olearia
Dopo quella di Pescara, anche la provincia di Chieti potrebbe ottenere una anticipazione dell’avvio della campagna olearia. A chiederlo, in una lettera all’Assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe, è il presidente della Copagri di Chieti Camillo D’Amico. Del resto è stata chiesta ed ottenuta dal Ministero delle Politiche Agricole l’anticipazione al 28 Settembre, invece del 20 Ottobre come da disciplinare di produzione, della raccolta delle olive certificate D.O.P. nella provincia di Pescara. Il tutto alla luce del vasto e manifesto attacco della “mosca olearia” che sta generando una grande quantità di cascola delle olive con fortissimi danni quantitativi e qualitativi alla produzione finale dell’olio extra vergine.
“Ci preoccupiamo del fatto” -afferma la Copagri- “che, identica decisione, non sia stata sinora assunta per le province di Chieti e Teramo dove, almeno sulla carta, sono operanti altri due consorzi D.O.P. di tutela e dove alcuni produttori ancora certificano la propria produzione e necessiterebbero di altrettanta autorizzazione nell’anticipo alla raccolte per le medesime necessità dei produttori olivicoli aderenti all’Aprutino – Pescarese. Questa situazione” -conclude D’Amico-“non fa che rafforzare quanto sempre la Copagri Abruzzo ha sostenuto ed asserito ossia di trovare al più presto una formula di tutela unica ed unitaria per l’intera regione superando le D.O.P. oggi presenti”