Sulla ipotesi di tassa di soggiorno a Pescara, il capogruppo NCD Guerino Testa: “Solo una gabella, dov’è il piano marketing?”
Secondo Testa l’assessore Giacomo Cuzzi non spiega come intende impiegare i soldi provenienti da tale imposta, circa 250mila euro annui.
Contro la proposta il NCD oppone due motivi specifici. Il primo risiede nel fatto che già alcuni mesi fa la DMC “Terre del Piacere” presieduta da Emilio Schirato aveva dato la propria disponibilità a regalare al Comune un piano marketing, strumento fondamentale per pianificare la strategia turistica cittadina, ma non c’è stato alcun riscontro da parte dell’amministrazione comunale. “Solo dopo la sua realizzazione” -dice Testa- “si potrà valutare l’opportunità di introdurre o meno la tassa di soggiorno, chiarendo come destinare le entrate che ne deriverebbero”.
Il secondo motivo di contrarietà risiede nel fatto che “dopo la pessima figura che il sindaco Alessandrini e la sua maggioranza di centro sinistra hanno fatto, in merito alla imbarazzante vicenda dell’inquinamento del mare, invece di preoccuparsi come far tornare i turisti a Pescara, pensano solo a tassarli”.
Insomma per il NCD alla Amministrazione manca una visione globale della Città e una strategia puntuale lungimirante per promuoverla sotto il profilo turistico, culturale e commerciale.