Presentato nella sede di Confindustria Chieti Pescara il volume di Alberto Brambilla e Stefano Cianciotta “I no che fanno la decrescita (Guerini e associati).
Il fenomeno nymby in Italia sta attraversando una nuova fase, che prescinde persino dalla mobilitazione attiva: quella della cosiddetta “democrazia digitale”. Un futuro dove i webeti -felice neologismo coniato da Enrico Mentana- influenzano la politica e le scelte collettive, ma senza l’onere dell’impegno reale. Con la comodità della tastiera.
E’ la riflessione -attualissima- e del resto già preconizzata da Umberto Eco, contenuta nella prefazione di Alessandro Beulcke (presidente del nimby forum), al volume “I no che fanno la decrescita”, di Alberto Brambilla e dell’abruzzese Stefano Cianciotta, presentato ieri da quest’ultimo nella sede di Confindustria Chieti-Pescara. Un concentrato di riflessioni non soltanto sulle occasioni perdute e i costi pagati per i tanti no pronunciati in Italia da una politica ritenuta assai più colpevole di chi intraprende una propria battaglia, ma anche e soprattutto sulle occasioni ancora possibili, per tornare invece a sostenere la crescita. Temi di assoluta attualità quando il dibattito sul contratto di Governo richiama tutti a pronunciarsi su snodi strategici del futuro dell’Italia.
L’intervista all’autore Stefano Cianciotta.