Ombrina mare: Sel punta sul referendum. Per il parlamentare Melilla e il sottosegretario alla Regione Abruzzo Mazzocca è un importante strumento per contrastare la petrolizzazione.
Ombrina mare: Sel punta sul referendum quale arma politica, la strada maestra ed uno degli unici strumenti per contrastare la deriva petrolifera in Abruzzo. Il deputato abruzzese Gianni Melilla e il sottosegretario alla Regione Abruzzo con delega all’Ambiente Mario Mazzocca tornano a parlare del progetto Ombrina mare sottolineando che a Roma si discute sul conflitto di attribuzioni tra Stato e Regioni sulla materia e che Sel ha lavorato nell’ultimo anno con un impegno non indifferente e di essere stati i primi a sostenere la richiesta di referendum avanzata dal coordinamento No Triv.
Mazzocca afferma : “abbiamo agito su tutti i fronti: undici ricorsi come Regione Abruzzo, gli emendamenti presentati da Gianni Melilla, abbiamo ascoltato i movimenti in tutti i modi. Se 12 regioni non si esprimevano in maniera chiara sul tema referendario credo che oggi avremmo raccontato una storia diversa. Oggi c’è uno stop del progetto Ombrina mare; di fatto c’è una sospensione del permesso di ricerca che dura un anno. Anno entro il quale noi dobbiamo credere al referendum. Non è un caso che per la prima volta, dopo anni, è il privato che fa ricorso al pubblico”.
Tracciando un bilancio sull’attività svolta da Sinistra Ecologia e Libertà l’on Melilla e il sottosegretario Mazzocca e il segretario regionale del partito Tommaso Di Febo hanno detto che è stata riservata particolare attenzione a lavoro, sociale, salute e, soprattutto, ambiente, oltre che alla lotta contro la deriva petrolifera. Il sottosegretario Mazzocca ha annunciato che visto che l’ emergenza primaria dell’Abruzzo è lo stato del suolo, con 1.894 frane, da gennaio incontrerà tutti i sindaci per concordare strategie e tempi certi.
Mazzocca ha aggiunto “Nel Masterplan abbiamo puntato su alcuni aspetti di interesse strategico per la nostra regione, come il Sin di Bussi sul Tirino (Pescara) e i Sir Saline-Alento e Chieti Scalo. Su Bussi c’è la partita di 60 milioni di euro; sul Sir di Chieti Scalo, dove c’è il problema dell’amianto, ci sono cinque milioni di euro di cui uno utilizzabile dal 2016; stessa cosa per il Sir Saline-Alento”.
Sul fronte depurazione gli interventi hanno riguardato il depuratore di Pescara, quello di Vasto e alcuni sistemi fognari depurativi nel Teramano. La partecipazione della Regione a Cop21 e l’utilizzo dei rifiuti sono forieri di miglioramenti futuri in teme di ambiente con l’apporto fondamentale del mondo del volontariato, con il quale è entrato in contatto in seguito alle due emergenze maltempo affrontate.
L’on Melilla ha sottolineato che, sul fronte lavoro, “bisogna dare risposte ai giovani attraverso due strumenti: il rilancio degli investimenti pubblici e privati, per crescita economica e per creare occupazione; l’istituzione di un reddito minimo garantito, 600 euro al mese, che possa dare ai giovani un minimo di sostegno. Questo è il primo obiettivo su cui dobbiamo lavorare – ha detto – e su cui registriamo una distanza siderale dal Pd”. Il deputato ha poi ricordato la proposta di legge, da lui presentata, per diminuire l’età pensionabile per le persone che hanno in casa disabili al 100% e che accudiscono da almeno 15 anni ed ha auspicato che “venga rivista la legge Fornero, una delle cose più vergognose fatte dal Governo Monti”.
Il segretario Di Febo ha rimarcato l’importanza del gioco di squadra portato avanti , sia a livello regionale che parlamentare, su temi come lavoro, ambiente, salute, sociale, il tutto “cercando di dare risposte concrete”. Sul rimpasto nella Giunta regionale il segretario di SEL è tornato a condannare metodi e modi ed ha sottolineato che ad aprile Sel convocherà una conferenza programmatica per verificare se i punti sottoscritti da D’Alfonso in sede di rimpasto sono stati portati avanti o meno.