I primi rapporti dei Ris sull’omicidio Di Silvestre ne confermano i più macabri dettagli: il cadavere del piastrellistra di Tortoreto bruciato per ore sul monte Ascensione
Ci sono volute ore (forse cinque o sei) ai suoi assassini per bruciare i resti di Demetrio Di Silvestre sul monte Ascensione: dopo averlo ucciso e fatto a pezzi, hanno alimentato in un improvvisato braciere il fuoco per rendere ancora più difficili le indagini. Ma gli investigatori dei Ris dei carabinieri, che stanno completando i primi rapporti, si stanno facendo un quadro sempre più definito degli accadimenti. La ricostruzione della trappola mortale per il piastrellista di Tortoreto (qui altri particolari), anche grazie alle videocamere di sorveglianza, continua a definirsi sempre più nelle tappe e negli orari: importantissima la ripresa nella stazione di servizio di Montalto in cui si vedono due uomini con l’auto della vittima (rinchiusa quasi certamente nel bagagliaio) prelevare una tanica di benzina. Utile anche il Gps satellitare della vettura, così come i tabulati telefonici di Di Silvestre. L’impressione è che i magistrati della Procura di Ascoli e i carabinieri non attendano che la conclusione delle perizie, prima di imprimere una svolta forse definitiva all’indagine. E che per ora tengano sotto stretta osservazione più di una persona.