I primi esiti dei rilievi condotti dagli investigatori sull’omicidio Neri tesi a isolare i campioni del DNA: c’è anche un profilo femminile.
C’è un DNA femminile sul giubbino di Alessandro Neri, il 28enne scomparso da Spoltore e trovato cadavere venerdì 9 marzo a Pescara. Si tratta di un riscontro che ha aperto un’altra pista agli investigatori, i quali hanno ascoltato in questi giorni molte amiche del ragazzo. Ma non necessariamente potrebbe essere un elemento collegato con l’omicidio, bensì restare confinato alla sfera sentimentale o delle amicizie della vittima.
La notizia, rivelata dal profilo della trasmissione “Quarto Grado”, si aggiunge alle altre prime indiscrezioni circa gli esiti dei riscontri dei carabinieri del Ris, che man mano affluiscono a Pescara per orientare le indagini e restringere il numero dei sospetti.
Al momento, oltre al Dna c’è anche una impronta digitale al centro dell’attenzione: è stata isolata all’interno della Fiat 500 del ragazzo, e non appartiene all’archivio delle forze dell’ordine.
Due elementi che comunque rappresentano altrettante piste “calde” battute dai carabinieri. Che sia o non sia coinvolto nell’omicidio, in ogni caso c’è in giro qualcuno (o qualcuna) che non ha ancora raccontato tutto sulle ultime ore di Alessandro Neri.