Omicidio Vasto, autopsia conferma tre colpi. Domani i funerali

Omicidio Vasto, l’autopsia conferma: D’Elisa freddato da tre colpi. Domani i funerali

Saranno celebrati domani alle ore 10.30,nella chiesa di Santa Maria, a Vasto, i funerali di Italo D’Elisa, il 21enne ucciso da Fabio Di Lello, 33 anni di Vasto, in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Stamani, nell’obitorio dell’ospedale di Chieti, il medico legale Pietro Falco, su incarico del pm Gabriella De Lucia, titolare delle indagini, ha effettuato l’autopsia sul corpo del giovane. L’esame e’ fatto a Chieti per consentire al professionista una serie di prelievi e di prove comparative, avvalendosi anche delle immagini di una videocamera di un locale che ha ripreso la scena dell’omicidio, in possesso dei carabinieri. D’Elisa e’ stato colpito da tre colpi di pistola calibro 9, uno dei quali, al collo, e’ stato fatale. E’ invece slittato, probabilmente proprio a domani l’interrogatorio in carcere per Di Lello. Solo domani mattina, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, che si terrà alle 10.00 nel carcere di Vasto, si avrà l’ufficializzazione dei capi d’imputazione a carico del panettiere.Il sostituto procuratore Gabriella De Lucia, al cospetto del gip Caterina Sallusti, comunicherà, a Di Lello, assistito dagli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, oltre all’omicidio premeditato altri reati che gli vengono addebitati. Questa mattina Andreoni ha incontrato in carcere Di Lello il quale “non ha ancora chiari i termini della vicenda e non ha ancora realizzato ciò che ha fatto e cosa sia successo” ed ha chiesto dei libri da leggere. L’intervento di ieri del vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, a commento dell’uccisione di D’Elisa nel corso del quale ha auspicato una giustizia più sollecita poiché quando è lenta “non è più giustizia e produce anche effetti come questi tragici a cui si è assistito a Vasto”, ha visto a stretto giro la risposta del procuratore della Repubblica e del presidente del Tribunale di Vasto, Giampiero Di Florio e Bruno Giangiacomo, i quali non ritengono che la vicenda nella quale D’Elisa era imputato per omicidio stradale per la morte di Roberta Smargiassi, moglie di Di Lello “possa essere catalogata come episodio di lentezza della giustizia” anzi “segnala al contrario, la celere trattazione del processo”.

Le affermazioni del ministro Andrea Orlando e dell’ANMA:

Intanto il ministro della giustizia, Andrea Orlando, a proposito del caso Vasto, ha detto che è “Un atto inaccettabile che è stato scaricato sulla giurisdizione. In un tribunale che, peraltro, ha tempi migliori della media europea. Non deve accadere”.  Secondo il guardasigilli, che ne ha parlato a Torino durante il congresso di Magistratura Indipendente, esiste il rischio che senza adeguate spiegazioni “questi fenomeni si moltiplichino.Ma la giurisdizione non può essere sommersa dal populismo”.

A sua volta la Giunta Distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati Abruzzo nell’esprimere cordoglio nei confronti delle famiglie Smargiassi e D’Elisa, hanno dato solidarietà ai colleghi della Procura della Repubblica di Vasto “in relazione alle recenti dichiarazioni, provenienti anche da personalità con alte responsabilità istituzionali e sociali”. Affermazioni per l’Anm che “suggeriscono l’idea di un delitto maturato anche per la mancanza di risposte rapide da parte della giustizia in relazione al sinistro mortale a seguito del quale perse la vita Roberta Smargiassi, delitto per cui Italo D’Elisa era imputato” evidenziando come “una seria risposta giudiziaria richiede, quindi, necessariamente un ponderato e sereno accertamento delle responsabilità”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.