Le due Associazioni di cittadini abitanti a Ortona Foro, TORRE FORO e POSTILLI FORO denunciano il grave disagio acustico generato dal passaggio dei treni della linea Ancona-Bari, nel tratto costiero della SS 16. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta.
Il livello di inquinamento acustico si è aggravato negli ultimi anni a causa della frequenza e della lunghezza dei treni, soprattutto quelli che trasportano merci che in alcune fasce orarie si susseguono in opposita direzione a distanza di pochi minuti. Ne deriva una importante sofferenza fisica e psicologica degli abitanti delle zone circostanti. La violenza generata dall’irrompere di tale crescente rumore per diverse decine di secondi nei giardini, nelle case, nelle famiglie, è una inaccettabile sopraffazione dello spazio privato e un degrado del luogo in cui i cittadini hanno economicamente e sentimentalmente investito per godere di un ambiente sano e armonioso in cui far crescere i propri figli. Al rumore si aggiungono le vibrazioni, che si manifestano soprattutto passaggio di treni-merci e che sono analoghe a piccole scosse di terremoto,
Inoltre, rumore e vibrazioni scoraggiano i turisti creando un problema economico alle le attività alberghiere, come i b&b già esistenti e un freno ai nuovi investimenti in una zona costiera ad alto potenziale turistico.
Le Associazioni, non considerano accettabile sottoporre più a lungo le proprie case e le famiglie a tale violenza acustica e si sono rivolte all’ARTA Abruzzo, alla Regione Abruzzo, a RFI, al Sindaco di Ortona affinchè possano trovare la soluzione migliore per risolvere questo problema.
Le Associazioni sono al corrente dell’esistenza di un piano di risanamento acustico da parte di RFI e Regione, ma lamentano la mancanza di informazioni dettagliate riguardo le modalità e la tempistica. Inoltre, le Associazioni sottolineano l’importanza del valore paesaggistico nella scelta delle soluzioni possibili. Pannelli fonoassorbenti – di 4 o di 8 metri – in prossimità delle spiagge creerebbero di certo un forte impatto visivo e potrebbero distruggere la bellezza dei luoghi creando grave danno all’economia. Le Associazioni auspicano che siano prese in considerazione anche soluzioni alternative che intervengano a monte della generazione del rumore e che quindi interessino i treni ed i binari stessi.
In ogni caso, le Associazioni chiedono di essere informate e consultate in tempo utile in merito a decisioni che affettano direttamente il benessere ed il godimento dei luoghi di vita dei cittadini.