La vicenda è quella della donna di Abbateggio che si è visto un farmaco negato in Ospedale di Chieti. Si tratta di un “salvavita”.
La donna è in cura per un tumore all’ospedale del capoluogo teatino, ma è stata costretta a procurarsi autonomamente il medicinale nella farmacia ospedaliera di Pescara. Una circolare della direzione della Asl prevede infatti che i pazienti non residenti nel territorio dell’Azienda sanitaria di Chieti-Lanciano-Vasto debbano procurarsi la medicina prescritta esclusivamente nella farmacia dell’ospedale della loro provincia. I militari del Nas, che stanno effettuando verifiche presso la direzione della Asl di Chieti, stanno verificando cosa abbia determinato l’interruzione della dispensazione di farmaci ai pazienti provenienti da altre province. Accertamenti in corso anche per appurare le motivazioni che hanno portato ad emettere la circolare, e valutare se siano possibili azioni correttive.