Palazzo Centi, la Procura chiede archiviazione per D’Alfonso e Ruffini

Al termine delle indagini, il Pm de L’Aquila Fabio Picuti ha chiesto l’archiviazione delle posizioni del presidente della Regione Luciano D’Alfonso e del suo ex segretario particolare Claudio Ruffini, sulla gara d’appalto per la ricostruzione di Palazzo Centi.

Nella richiesta di archiviazione, ampi stralci della quale sono riportati stamani in edicola dal quotidiano “Il Centro”, il pm aquilano esclude «sollecitazioni sintomatiche di indebite interferenze », ma anzi ravvisa solo «doverosi interessamenti derivanti dai compiti di ufficio, di sorveglianza e di propulsione dell’azione amministrativa». Il tutto al termine della accurata analisi del materiale investigativo (documenti e intercettazioni) da cui emerge l’assenza di relazioni e cointeressenze tra i due indagati e l’impresa aggiudicataria dell’appalto, le altre partecipanti e i tecnici progettisti. Per la Procura stessa cadono le accuse di corruzione, turbativa d’asta, falso ideologico e abuso d’ufficio, ipotizzate al momento dell’avvio dell’inchiesta. Starà ora al gip esaminare la richiesta di archiviazione e accogliere la richiesta del Pm, o chiedere eventuali indagini suppletive. Nelle scorse settimane il Gip aquilano Gargarella, sempre su richiesta degli stessi Pm aveva archiviato un’altra inchiesta a carico di D’Alfonso, in relazione ad un fondaco nel Comune di Penne.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.