Ci sono voluti tre sequestri e diverse denunce per risolvere un’urgenza che durava da quarant’anni, ma alla fine il gran giorno è arrivato: nel cuore del Parco Majella, arriva finalmente il depuratore a Valle de Sole, centro turistico di Pizzoferrato.
Dopo l’ultimo sequestro giudiziario della procura di Lanciano,lo scorso gennaio, ieri è entrato in funzione Modulo Biofilm Biologico Reattore, un depuratore dalle caratteristiche innovative che servirà al trattamento dei reflui fognari del centro turistico Valle del Sole di Pizzoferrato. Il comprensorio, che si trova in pieno Parco dell Majella, ospita annualmente oltre 15 mila turisti negli alberghi e dispone di 1.600 appartamenti in 110 condomini e di 11 ville bifamiliari. Nel procedimento penale relativo alla vicenda è indagato Dario Carino, 67 anni, residente a Giugliano in Campania, presidente del Consorzio San Domenico in Silvis II, la società che gestisce Valle del Sole e che non ha mai provveduto a realizzare un impianto fognario. Carino è accusato di danneggiamento, inquinamento e violazione delle leggi ambientali, mentre il Comune di Pizzoferrato e il Ministero dell’Ambiente sono le parti offese. L’impianto è stato realizzato grazie all’impegno fattivo del sindaco Palmerino Fagnilli, preoccupato per l’inquinamento causato dai liquami che finivano nei corsi d’acqua.
”Dopo un anno di intenso lavoro e polemiche di ogni sorta – dice Fagnilli – si può annunciare che il depuratore a Valle del Sole c’è, depura e permette di rialimentare i nostri torrenti e il fiume Sangro, fino al mare, con acqua purificata. Anche gli animali selvatici del Parco Nazionale potranno finalmente dissetarsi con acqua pura”.