Pedaggi su A/24 e A/25: associazioni contro gli aumenti dei pedaggi . Annunciano una protesta ed illustrano i dati sul trasporto in Abruzzo.
Pescara: associazioni contro gli aumenti dei pedaggi su A/24 e A/25. Confartigianato, Fiap, Assotir, Fai, Fita e Sna Casartigiani parlano di aumenti pari a +3,45% nel 2016 e del 42,9% in sette anni. Durante una conferenza stampa le associazioni di categoria hanno annunciato una singolare forma di protesta. Quella di invitare gli autotrasportatori abruzzesi a saltare il primo casello e ad entrare al successivo facendo diminuire così le entrate per la società che gestisce i due tratti autostradali e costringendola a sedersi davanti ad un tavolo per raggiungere una intesa.Se ,per esempio, un autocarro a tre assi, per compiere il tragitto da Pescara-Chieti a Roma Est, 185 chilometri, deve pagare 25 euro, saltasse il casello Pescara-Chieti ed entrasse a quello successivo, cioè Alanno-Scafa, il pedaggio scenderebbe a 23,60 euro, ripristinando di fatto le tariffe in vigore nel 2013. Si farebbero dieci chilometri in più, percorsi in pochi minuti, specie al mattino presto. Stesso discorso vale per il tragitto da Avezzano a Pescara-Chieti: entrando al casello successivo, Celano, si risparmiano quasi due euro.Gabriele Sillari, presidente regionale di Confartigianato Trasporti, Roberto Galanti, coordinatore nazionale Fiap, Claudio Donati, segretario generale Assotir, Carlo Antonetti, coordinatore regionale Fai, William Facchinetti, segretario regionale Fita-Cna, e Pierangelo Paolucci, coordinatore regionale Sna-Casartigiani hanno illustrato i dati relativi agli aumenti che sono +1,11% nel 2009, +4,78% nel 2010, + 8,14% nel 2011, + 8,06% nel 2012, +7,56% nel 2013, +8,28% nel 2014 e +1,5% nel 2015. Attualmente il pedaggio autostradale costa oltre 13 centesimi di euro a chilometro.
Hanno evidenziato che “per la conformazione geografica e per i flussi di traffico che si sviluppano nella nostra regione circa il 40% delle merci movimentate in Abruzzo si muove sulla direttrice Est-Ovest e viceversa; basti pensare alla provincia dell’Aquila dove tutta la movimentazione delle merci da e per il territorio provinciale ricade su questa infrastruttura. Inoltre, una buona parte del traffico merci extra regionale è diretto verso il Lazio e la Campania”.
Le associazioni fanno notare che il continuo aumento dei pedaggi erode la redditività delle aziende abruzzesi in generale e quella delle imprese di autotrasporto su gomma in particolare.
I rappresentanti dicono che “ se è vero, come affermano dai vertici di Strada dei Parchi, che i pedaggi della A/24-A/25 non sono i più onerosi rispetto ad altre autostrade di montagna, è anche vero che nessuna autostrada influisce così tanto sull’economia regionale, trattandosi della via obbligata per il traffico dall’Abruzzo a Roma e verso il Tirreno”.
il video
https://www.youtube.com/watch?v=5RGcnxR5y4k