L’associazione abruzzese SOA dopo un lungo braccio di ferro con il Ministero ottiene l’accesso agli atti per il nuovo Piano Economico e Finanziario di Strada dei Parchi.
La SOA potrà accedere a tutta la documentazione attinente la proposta di nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) da 3 miliardi di euro depositato da Strada dei Parchi Spa per le autostrade A24 e A25 superando il diniego espresso in un primo tempo dal Ministero delle Infrastrutture.
Tutto ciò dopo una prima risposta negativa del Dirigente della Vigilanza Autostradale Cinelli e nonostante l’opposizione di Strada dei Parchi. La Responsabile della Trasparenza del Ministero, a cui l’associazione aveva proposto richiesta di riesame come previsto dalla Legge, ha sancito infatti che la SOA aveva ragione. Unica limitazione, quella relativa ad alcuni particolari costruttivi la cui divulgazione potrebbe dare problemi per questioni riguardanti la sicurezza (terrorismo).
Rispetto all’opposizione di Strada dei Parchi la responsabile per la Trasparenza del MIT riporta che “La controinteressata società Strada dei Parchi S.p.A., nel contraddittorio attivato dalla Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, è dapprima entrata nel merito delle motivazioni della richiesta effettuata dalla ONLUS Stazione Ornitologica Abruzzese. Ha inoltre evidenziato alcune opposizioni generiche riguardanti atti contrattuali in cui vengono esplicitati interi elaborati progettuali e strutturali dell’infrastruttura autostradale, la cui divulgazione comporterebbe un pregiudizio alla sicurezza. Infine la stessa società afferma come il “Piano/progetto depositato dal Concessionario” sia fuori dalla nozione di documenti conoscibili anche attraverso l’accesso generalizzato, considerati i segreti commerciali e le strategie alla base.”
La Responsabile della Trasparenza -spiega la SOA- “smonta” queste argomentazioni richiamando le norme di legge che assicurano la pubblicità degli atti e un parere dell’ANAC, spiegando anche, in merito alla questione del segreto industriale che “Il riferimento è chiaro per le attività di libera impresa, che comunque necessitano di uno scambio di dati con la pubblica amministrazione per i diversi regimi di autorizzazione / regolazione. In questo caso il “Piano/progetto depositato dal Concessionario” è parte integrante e sostanziale della concessione e costituisce atto pubblico che, come tale, deve essere portato a conoscenza dei terzi interessati.” Per questi motivi, “il Responsabile della Trasparenza accoglie la richiesta di riesame presentata dal Presidente della ONLUS Stazione Ornitologica Abruzzese Sig. Augusto De Sanctis e per l’effetto conferma la necessità, con la prescrizione sopra indicata in relazione agli elaborati progettuali, di procedere alla relativa ostensione.”
Questa la serie di lettere per questo travagliato – a dir poco – accesso agli atti:
1) accesso formulato l’11 maggio 2018 dalla SOA;
2) Cinelli, MIT, Vigilanza dei concessionari autostradali, risponde di fatto negativamente il 18 giugno;
3) la SOA fa ricorso al responsabile anti-corruzione il 30 giugno dando 20 giorni come previsto dalla legge;
4) il 30 luglio sempre Cinelli dice che ha coinvolto la Pres. Consiglio Ministri;
5) l’1 agosto la SOA diffida il Ministero;
6) l’1 agosto la Resp. Trasparenza scrive a Cinelli assumendo la procedura di riesame (che sarebbe dell’anti-corruzione) e chiedendo di dare il materiale a loro per la valutazione di merito;
7) il 3 agosto Cinelli scrive un’altra lettera intelocutoria alla Responsabile Trasparenza del MIT sostenendo che sarebbero “atti interni” di fatto non ufficiali;
8) il 10 agosto la Resp. Trasparenza risponde duramente a Cinelli dando il 20 agosto come scadenza e chiarendo che non esiste una differenza tra atti “interni” e di altro genere;
9) il 28 agosto la Responsabile della Trasparenza conclude il procedimento favorevolmente per la SOA disponendo l’accesso agli atti del nuovo PEF.
Dichiara Augusto De Sanctis, presidente della SOA Onlus “L’atteggiamento dei dirigenti ministeriali della Direzione Vigilanza rispetto all’obbligo alla trasparenza è stato a nostro avviso scandaloso, come ormai noto anche per la questione delle Convenzioni e dei relativi allegati. Per far comprendere il livello di refrattarietà a dare informazioni, noi ci eravamo portati avanti pubblicando due anni fa, solo grazie ad una fonte, tutta la documentazione completa della Convenzione per l’A24 e A25 e dei relativi allegati completi, compreso il PEF vigente. Rispetto alle proposte per i nuovi progetti, dopo aver combattuto e vinto contro la folle ipotesi progettuale di bucare le principali montagne dell’Appennino spendendo 6,5 miliardi, vogliamo ora conoscere i contenuti delle proposte del prossimo Piano Economico Finanziario da 3 miliardi. Il dirigente Cinelli, in una nota ha detto “en passant” che è tale Piano non è “accoglibile”. Cosa ha proposto Toto? Quali sono state le valutazioni del Ministero? Vogliamo poter dire la nostra sul futuro della principale infrastruttura della Regione anche per le enormi implicazioni ambientali, ivi comprese quelle della sicurezza in considerazione degli incidenti avvenuti con la fauna selvatica con feriti anche molto gravi. Resta l’amaro per il fatto che la questione della trasparenza sul settore sia tornata al centro dell’attenzione solo dopo la tremenda tragedia di Genova.”.