A Penne continua la protesta dei lavoratori della Brioni che venerdì saranno convocati in assemblea dalle organizzazioni sindacali e dalle Rsu per trovare un accordo tra sindacati e dirigenza aziendale sull’emergenza per fronteggiare la crisi di vendite dell’azienda con conseguente esubero dei lavoratori.
Venerdì i dipendenti Brioni saranno chiamati a votare l’apertura immediata della procedura di mobilità volontaria incentivata, con il requisito di non opporsi al licenziamento, per un numero massimo di 139 full time equivalent (fte) da concludere il 30 aprile. L’accordo prevede inoltre un incentivo all’esodo di 32 mila euro per i lavoratori a 40 ore, 30 mila per quelli a 36 e 16 mila per i lavoratori a 20 ore. Nell’accordo è prevista anche la rimodulazione dell’orario di lavoro che dal primo giugno prevederebbe la flessibilità a 32 ore settimanali.
Se venerdì non si dovesse arrivare a un accordo e dunque trovare 139 lavoratori disposti volontariamente a rientrare nel quadro degli fte, l’azienda potrebbe avviare una procedura di mobilità forzata.