L’equipe entra in azione in 25 minuti all’Ospedale di Penne senza punto nascita, e da’ alla luce la piccola Vittoria Fornaro. Restano le polemiche.

Erano diretti a Pescara, dove era programmata la nascita, ma durante il travaglio e il viaggio in macchina hanno preso la decisione di dirottare sul San Massimo di Penne, temendo di non farcela con i tempi. Così il fiocco rosa per Manuela e Christian è arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale vestino, che ha collaudato per la prima volta il sistema della nuova rete di emergenza ginecologica.

Dal nosocomio di Penne si è appreso che l’equipe Sten si è immediatamente messa in azione, con l’ostetrica che ha iniziato le operazioni appena all’arrivo della puerpera perché la bimba stava già nascendo, e il neonatologo reperibile è arrivato a sua volta in ospedale. Dopo 25 minuti dall’avvio della procedura è stato completato il parto della piccola Vittoria, 3 kg e 330 grammi, poi trasportata in neonatologia a Pescara in perfette condizioni di salute.

L’episodio, se da un lato ha fornito un esempio di efficienza e tempestività della nuova rete di emergenza, dall’altro ha riacceso le polemiche sulla chiusura del punto nascita di Penne.

“Dalle prime informazioni ricevute, ed in attesa di una relazione dettagliata, al momento posso affermare che si tratta di un successo della rete di emergenza istituita da poco più di tre mesi e che prima non c era” -spiega l’assessore alla Programmazione Sanitaria Silvio Paolucci- “queste situazioni si risolvono solo portando sul posto la rete di emergenza, come è avvenuto all’ospedale di Penne, o con le strutture mobili pronte a raggiungere qualsiasi località nella regione. Il parto in Pronto Soccorso anche nei presidi privi di punti nascita è del resto previsto nei protocolli, E a Penne tutto ha pienamente funzionato, grazie alla tempestività e alla professionalità del personale del San Massimo”.