Pescara: per corruzione, finanziamento illeciti e assunzioni clientelari arrestati dalla Guardia di Finanza politici e imprenditori. Cinque i provvedimenti cautelari. Ci sono tre ex assessori di Pescara: Cuzzi, Di Pietrantonio e Simona Di Carlo. Nove in tutto gli indagati.
I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, su delega della Procura della Repubblica di Pescara, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 5 soggetti tra politici ed imprenditori, coinvolti in un’attività di corruzione, turbativa d’asta, finanziamenti illeciti e assunzioni clientelari.
Tra questi i nomi degli ex assessori del centrosinistra a Pescara Giacomo Cuzzi, Moreno Di Pietrantonio e Simona Di Carlo. Coinvolti anche gli imprenditori pescaresi Andrea Cipolla e Christian Summa. Tutti e cinque sono ai domiciliari. Gli indagati sono complessivamente nove.
LE INDAGINI PRECEDENTI – L’inchiesta scattò con l’informazione di garanzia nel luglio dello scorso anno per l’ex assessore al turismo e grandi eventi del Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi, che venne sottoposto anche a una perquisizione domiciliare e nel suo ufficio, nell’ambito dell’acquisizione di documenti disposta dal pm Luca Sciarretta che ha condotto le indagini affidate alla guardia di finanza. A Cuzzi, fra le altre cose, vennero sequestrate due agende nelle quali gli inquirenti hanno cercato contatti con le ditte fornitrici di servizi per gli eventi svoltisi in città. Insieme a Cuzzi il magistrato iscrisse nel registro degli indagati anche quattro rappresentanti di ditte di servizio che avrebbero beneficiato della presunta corsia preferenziale riservata loro proprio dall’ex assessore. Si era approfondito anche il ripetuto utilizzo della stessa agenzia, ipotizzando scelte legate all’ottenimento di contributi elettorali.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica di Pescara, dal Procuratore Dott. Massimiliano Serpi e dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, Col. Vincenzo Grisorio.
IL COMUNICATO DEGLI INVESTIGATORI
Nella mattinata odierna i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone. sottoposte alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari. I soggetti colpiti da misura cautelare sono tre politici (due ex Assessori del Comune di Pescara, di cui uno attualmente consigliere comunale) e due imprenditori cittadini. Parallelamente i Finanzieri hanno proceduto al sequestro di beni per circa 15.000 euro ed alla notifica a 4 società della misura interdittiva di contrarre con la P.A. per un anno.
Agli indagati sono stati contestati numerosi episodi di corruzione, finanziamento illecito a politici e candidati e turbativa d’asta. Le indagini hanno preso il via nel 2018, a seguito di alcune segnalazioni giunte alla Guardia di Finanza circa presunte illiceità nell’assegnazione dell’organizzazione dei cd. “grandi eventi”, per i quali la città di Pescara risultava fra le prime d’Italia. Le indagini svolte, durate circa due anni e non ancora concluse, hanno permesso di accertare che, in effetti, tutti i “grandi eventi” assegnati nel quinquiennio 2014/2019 erano stati appannaggio di un unico imprenditore e che la scelta dei cantanti era di fatto conseguenza di accordi fra l’imprenditore proponente e l’Assessore pro tempore ai grandi eventi, bypassando ogni procedura di selezione stabilita dalla legge e, in particolare, dal Codice degli Appalti. Nel corso del quinquiennio sono state accertati fatti di corruzione e turbativa d’asta con riferimento a 21 concerti tenutisi a Pescara per un importo di circa 1,2 milioni di euro.
A fronte di tali assegnazioni di favore, l’imprenditore elargiva denaro ed altre utilità (stampa di manifesti, organizzazione di eventi politici con spettacolo presso discoteche, utilizzo di autovetture per la campagna elettorale, cene elettorali) all’Assessore in occasione delle campagne elettorali tenutesi nel febbraio 2019 (elezioni regionali) e nel maggio 2019 (elezioni comunali di Pescara).
Nel corso delle indagini emergevano ulteriori condotte corruttive poste in essere da un altro imprenditore per l’illecita assegnazione di 200.000 euro circa di fondi comunali in relazioni ad attività progettuali volte alla promozione turistica della città di Pescara, concentrate principalmente nel periodo natalizio. Anche in questo caso, emergevano dazioni di denaro ed altre utilità nei confronti dei tre politici coinvolti in occasione delle campagne elettorali cui hanno partecipato.
Ulteriormente, emergeva che un concorso presso la ASL di Pescara veniva “pilotato” da un Dirigente della stessa ASL (anch’egli politico) per permettere ad un ex Assessore del Comune di Pescara di ottenere il conferimento di un incarico di collaboratore amministrativo a tempo determinato, per la durata di tre anni.
Al termine delle indagini sono stati complessivamente segnalati all’A.G. 9 responsabili per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e finanziamento elettorale illecito a politici e candidati. Inoltre. sono state deferite all’Autorità Giudiziaria anche le 4 società coinvolte. riconducibili agli imprenditori indagati, per la responsabilità amministrativa derivante dai reati commessi in loro favore dagli imprenditori indagati. La locale Procura della Repubblica, condividendo le tesi investigative, richiedeva al GIP presso il Tribunale di Pescara l’applicazione di misure cautelari di carattere personale e reale Il G.I.P. del Tribunale di Pescara emetteva un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 5 soggetti e di misura interdittiva nei confronti delle 4 società, precludendo alle stesse, per la durata di un anno, la possibilità di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Veniva, altresì, disposto il sequestro preventivo di beni nei confronti di un indagato per circa 15.000,00 euro. L’attività di servizio conclusa in data odierna conferma il costante impegno della Guardia di Finanza di Pescara nel contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, che riveste, sempre più, una crescente importanza strategica del Corpo per la collettività ed è finalizzato ad individuare i fenomeni che alterano, a qualsiasi titolo, la corretta gestione delle risorse pubbliche e che incidono sul regolare andamento delle procedure di affidamento ed esecuzione di appalti pubblici. Tutto ciò sotto la puntuale e costante opera di direzione e coordinamento delle indagini svolta dalla Procura della Repubblica di Pescara, che ha consentito di disvelare un sistema corruttivo economico-politico-affaristico che andava avanti da molti anni, fungendo da monito per chiunque ritenga che si possa disporre della “cosa pubblica” a proprio piacimento o comunque a fini non istituzionali.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
Tre vicende distinte, tutte, in qualche modo, collegate tra loro per via di un modus operandi abbastanza classico che svela, stando alle indagini, un sistema economico-politico-affaristico , così come viene definito dagli stessi inquirenti. Siamo nell’estate del 2018, l’ennesimo affidamento diretto per l’organizzazione dei grandi eventi estivi a Pescara fa perdere la pazienza ad altre agenzie che, stando al meccanismo della rotazione inserito nel codice degli appalti, avrebbero dovuto avere, quanto meno, pari dignità. Da qui la decisione di presentare un esposto in Procura per accertare se le procedure eseguite all’interno dell’Amministrazione Comunale di Pescara siano state lecite o meno. Dopo una serie di verifiche l’avvio delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza che tra febbraio ed ottobre del 2019 giungono ad una serie di conclusioni. Indagini tecniche classiche fatte di acquisizione di documenti e supporti informatici, intercettazioni ed audizione di persone informate sui fatti. I riscontri portano alla definizione di un primo quadro costituito dallo stretto rapporto che si viene a creare tra l’allora assessore comunale Giacomo Cuzzi ed l’imprenditore Andrea Cipolla, dominus di tre società (La New Eventi Srl; Best Eventi e Best Life). Sono 21 gli appalti affidati da Cuzzi a Cipolla dal dicembre 2014 a maggio 2019 per un totale di circa un milione duecento mila euro. Si tratta prevalentemente di organizzazione concerti dalla scelta dell’artista a tutto il resto. In cambio Cipolla, stando agli indizi di reato, elargiva denaro ed altre utilità all’assessore in occasione delle campagne elettorali tenutesi nel febbraio 2019 per le regionali e nel maggio dello stesso anno per le amministrative a Pescara, si parla addirittura di un pacchetto di 100 voti che Cipolla avrebbe garantito a Cuzzi. Scavando a fondo gli inquirenti hanno scoperto però altro. E qui la seconda vicenda legata ad una serie d’iniziative per la valorizzazione del Centro Storico e dei locali che operano in quella parte della città. Sempre Cuzzi, questa volta in concorso con un altro ex assessore Simona Di Carlo e Moreno Di Pietrantonio, avrebbero favorito l’imprenditore Christian Summa attraverso l’illecita assegnazione di circa 200 mila euro di fondi comunali per attività progettuali volte alla promozione turistica della città di Pescara concentrate principalmente nel periodo natalizio. Anche in questo caso, in cambio, emergevano dazioni di denaro ed altre utilità nei confronti dei tre politici coinvolti in occasione di varie campagne elettorali. Terza vicenda, riferita limitatamente a Di Pietrantonio e Di Carlo, il primo, in qualità di direttore del Sert alla Asl di Pescara, avrebbe pilotato un concorso per un posto di collaboratore amministrativo a tempo determinato per tre anni, all’interno dell’Ufficio Legale . Un bando cucito a misura per Simona Di Carlo, stando all’accusa, e qui, oltre alle ipotesi di reato già indicate nell’ordinanza del Gip su richiesta del Procuratore Capo Massimiliano Serpi e del Sostituto Procuratore Luca Sciarretta , anche la turbata libertà degli incanti.
Il servizio del Tg8
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