A Pescara lo scuolabus non passa e cinquanta ragazzi di Rancitelli restano a piedi, impossibilitati a raggiungere la scuola media Ugo Foscolo: l’autista si era ammalato.
E’ un semplice certificato di malattia a mandare in tilt il servizio di scuolabus a Pescara: e così cinquanta ragazzini del quartiere Rancitelli restano a piedi, perché l’autista del pulmino su cui viaggiano ogni mattina per raggiungere la scuola media dell’istituto comprensivo 1 di San Donato si è ammalato. Tutto è accaduto ieri mattina, quando i genitori degli studenti sono stati avvisati che dal 14 al 17 febbraio il servizio di scuolabus del Comune sarebbe stato sospeso perché l’autista del mezzo si era ammalato.
A piedi sono rimasti gli studenti del rione Villa del fuoco, in particolare via lago di Borgiano, via lago di Capestrano, via Orfento, via Tavo e via Tiburtina. Tra le proteste dei genitori infuriati, impossibilitati ad accompagnare a scuola i propri figli, il servizio è stato subito ripristinato, con il Comune che ha trovato un sostituto dell’autista malato.
Ma l’opposizione va all’attacco, denunciando la carenza di organico del personale che si occupa del servizio di scuolabus.