Pescara: città appestata da odori di feci. A lanciare l’allarme è l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’. Il vice sindaco Del Vecchio: “E’ il sansificio, ma il Comune non può fare nulla perché non si tratta di sostanze inquinanti”.
Pescara: città appestata da odori di feci. da questa mattina, secondo quanto riferisce Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara, dalle zone più vicine al mare e al fiume si sente un odore nauseabondo di feci , un olezzo insostenibile che permane in assenza di vento, rendendo irrespirabile l’aria. Foschi lancia l’allarme ricordando che quanto accaduto il 28 luglio scorso quando a causa della rottura di una condotta di 10 metri di diametro, c’era stato lo sversamento in mare di 30milioni di litri di feci e liquami in 17 ore. Era scattato l’allarme tra decine di cittadini che avevano chiamato in Comune per avere risposte, senza ottenere alcun risultato. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ sollecita il Comune affinchè accerti con tempestività l’origine del cattivo odore e venga chiesto all’Agenzia regionale per la tutela ambientale, che è dotata delle strumentazioni necessarie, di eseguire gli opportuni controlli.
Foschi riferisce che “già ieri sera – ha spiegato Foschi – nel centro cittadino c’era un forte odore acre, tipico del sansificio. Ma questa mattina l’aria è completamente cambiata, anzi è diventata irrespirabile. Già alle 7 del mattino tutta la città era invasa dall’odore inequivocabile di escrementi: da Porta Nuova, zona via D’Avalos-via Bardet, via Marconi, sino al centro, dunque riviera nord, via del Concilio, piazza Sant’Andrea, via Gobetti, era impossibile non accorgersene e non essere disturbati da quell’olezzo anomalo. Il pensiero di molti è subito corso verso il depuratore, ovvero al sospetto che fosse accaduto qualcosa all’impianto di via Raiale, e in tanti già dalle 8 hanno tempestato i centralini del Comune per capire cosa stesse accadendo e perché a Pescara ci fosse quell’odore che sta tuttora costringendo tutti a tenere ben chiuse le finestre di case, scuole e uffici. Ma dal Comune nessuna risposta . I cittadini vogliono sapere quale aria stanno respirando”.
Il vice sindaco Enzo Del Vecchio, da noi contattato, riferisce che il cattivo odore proviene dal sansificio, in particolare dalla molitura delle olive. L’ARTA, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ha monitorato la situazione appurando, comunque, che non si tratta di sostanze inquinanti. Proprio per questo, precisa Del Vecchio, il Comune non ha autorità in tal senso perché non lo prevede la regolamentazione. Dunque, non può far nulla per impedire al sansificio di sprigionare fumi con relativo cattivo odore che, comunque, non sono nocivi. Anche altri comuni abruzzesi, precisa Del Vecchio, si trovano nella stessa situazione: c’è anche chi ha fatto ricorso al TAR con scarso successo. Le condizioni climatiche degli ultimi giorni sta, inoltre, favorendo una maggiore diffusione dell’odore nauseabondo percepito da tanti cittadini.