Controlli dei Nas in Abruzzo negli allevamenti canini di Pescara e Teramo nell’ambito di indagini sulla pratica della conchectomia, il taglio delle orecchie nei cani a fini estetici.
Anche l’Abruzzo finisce al centro di un’indagine dei Carabinieri del Nas per maltrattamento di animali, falsità in certificati e uso di atto falso: la vicenda riguarda tre cani Dogo argentini sottoposti a conchectomia, cioè il taglio delle orecchie, a scopo puramente estetico.
I Nas di Pescara hanno eseguito ispezioni in allevamenti del capoluogo adriatico e di Teramo. I militari abruzzesi hanno collaborato con i colleghi di Padova, dopo aver denunciato per maltrattamento di animali, falsità in certificati e uso di atto falso un medico veterinario, titolare di un ambulatorio di Padova, e quattro allevatori di cani della razza dogo argentino.
Gli accertamenti dei carabinieri hanno permesso di scoprire che i quattro a vario titolo avevano concorso nel richiedere e praticare su tre cani dogo argentini gli interventi chirurgici di conchectomia. Il veterinario e uno degli allevatori, per garantire l’impunità a tutti, avevano poi proceduto a falsificare i certificati veterinari per attestare un’inesistente esigenza terapeutica del taglio delle orecchie sui poveri cani. I certificati, infatti, risultavano intestati a una presunta clinica veterinaria di Zagabria, con timbro falso e falsa sottoscrizione di un veterinario croato.
Dai controlli dei carabinieri, inoltre, è emerso che l’ambulatorio veterinario di Padova, dove presumibilmente i cani sono stati sottoposti agli illeciti interventi chirurgici, aveva l’autorizzazione sanitaria scaduta.
In base alla convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia, ratificata dall’Italia con la legge 4 novembre 2010, n. 201, sono vietati gli interventi chirurgici, destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia o finalizzati ad altri scopi non curativi.