Pescara: contro lo smog si pensa alle targhe alterne. Corso Vittorio Emanuele? Scadente. Piazza Grue? Scadente. Teatro D’Annunzio? Pessima. Viale Bovio? Scadente. Via Firenze? Pessima. Via Sacco? Pessima.
Questa, in sintesi, la fotografia relativa alla qualità dell’aria che si respira a Pescara, con la sola eccezione di viale d’Annunzio, zona in cui l’aria viene definita accettabile. I dati sono quelli pubblicati sul sito internet dell’Arta e si riferiscono alla giornata più recente, quella del giorno 23 dicembre. A completare il quadro è corretto aggiungere che l’aria viene definita accettabile anche dalla centralina di rilevamento posta a Spoltore, mentre risulta scadente in quella di Montesilvano. E’ evidente che, non essendo cambiate le condizioni atmosferiche, con assenza totale di vento e di precipitazioni, sia arrivato il momento di cominciarre ad immaginare misure più incisive di quelle fin qui adottate. Limitare la circolazione ai soli vecchi trabiccoli non è stato sufficiente, per questo il Comune di Pescara, analogamente a quanto accade in tante altre città italiane, pensa ad altre soluzioni che possano mitigare gli effetti negativi della cappa di smog posata sulla città. Il piano contro le polveri sottili stavolta si ispirerebbe all’austerity degli anni Settanta, quando però a frenare il traffico era la crisi petrolifera. Le misure da intraprendere saranno discusse mercoledì pomeriggio, nel corso di un’apposita riunione, ma sembra che l’orientamento dell’amministrazione comunale si quello delle targhe alterne. La proposta verrà avanzata dal vicesindaco Enzo Del Vecchio, che individua nella circolazione alternata tra targhe pari e targhe dispari il sistema per calmierare il Pm10. Alla riunione di mercoledì però parteciparenno anche le associazioni di categoria e degli ambientalisti, che potrebbero suggerire misure diverse, e i rappresentanti della Asl, dell’Arta, dell’azienda dei trasporti Tua e delle Ferrovie. Resta da vedere se toccherà anche ai pescarese abbassare la temperatura delle caldaie, o magari lasciare a casa l’auto, qualunque sia la targa, e utilizzare solo i mezzi pubblici. Il rischio è quello di restare al palo (della fermata d’autobus) così a lungo da respirare aria pessima in quantità addirittura superiore.