A Pescara un incendio in una palazzina in via Lago di Capestrano provoca diversi intossicati, curati al Pronto Soccorso. In codice rosso una donna incinta, ma ora è fuori pericolo.
È stato l’incendio di un quadro elettrico a provocare l’intossicazione da fumo di diverse persone, finite al pronto soccorso all’ospedale civile e alcuni ancora in osservazione, il bilancio dell’incendio del quadro elettrico di una palazzina di via Lago di Capestrano, avvenuto dopo le 5.30 di questa mattina a Pescara, nel quartiere Rancitelli. Una donna in stato di gravidanza, di 28 anni, è arrivata in ospedale in codice rosso, ma che ora non è in pericolo di vita. L’immediato intervento dei vigili del fuoco ma in particolare di due agenti della squadra della volante della polizia, ha permesso di salvare le persone che erano negli appartamenti e che non riuscivano ad uscire. L’intervento dei soccorritori ha poi evitato problemi maggiori anche alla struttura, con alcuni inquilini rimasti leggermente intossicati dal fumo che si era nel frattempo propagato. Fra le 8 persone andate in pronto soccorso con sintomi da intossicazione anche due agenti della Squadra Volante della Questura di Pescara e un bimbo di sei anni: per tutti le prognosi sono di alcuni giorni. Al momento si sta lavorando per capire le cause del rogo. Sul posto i tecnici dell’Enel che ci hanno riferito di aver riscontrato parecchia umidità sulla parete dove é posto il quadro elettrico che ha preso fuoco, non é da escludere, a questo punto, che a generare l’incendio sia stata un’infiltrazione di acqua. A tal proposito diversi condomini ci hanno riferito che da mesi stanno segnalando ai tecnici dell’Ater un guasto ad un tubo dell’acqua che sta creando problemi anche all’interno degli appartamenti, fino ad ora però nessuno é intervenuto, almeno fino alla tragedia sfiorata di questa mattina.
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