Pescara: la GdF sequestra migliaia di capi di abbigliamento contraffatti

La Gdf di Pescara in una serie di distinte operazioni, ha sequestrato migliaia di capi di abbigliamento contraffatti e i relativi accessori, con la denuncia all’A.G. di 3 cittadini extracomunitari.

In particolare, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno eseguito due sequestri nella città di Pescara. Il primo presso un esercizio commerciale gestito da un cittadino straniero per la vendita all’ingrosso e dettaglio di abbigliamento per bambini, in possesso di circa 300 articoli (T-shirt, vestitini, canotte e pantaloncini per bambini) riportanti i loghi contraffatti di personaggi televisivi e/o legati al mondo del gaming, molto in voga tra gli adolescenti, quali “ME CONTRO TE”, “FORTNITE”, “DISNEY”, “MINECRAFT”, “DINSIEME”.

In una seconda operazione, i militari hanno intercettato un cittadino senegalese che aveva appena ritirato da un corriere un pacco sospetto, proveniente dalla Turchia, all’interno del quale c’era un centinaio di capi di abbigliamento contraffatti. L’attività, estesa all’abitazione dell’extracomunitario, ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro complessivamente circa 4.500 articoli con marchi contraffatti dei più noti brand nazionali ed internazionali quali “BURBERRY”, “LOUIS VUITTON”, “DSQUARED2”, “CRISTIAN DIOR”, “AERONAUTICA MILITARE”, “STONE ISLAND”, “NAPAPIJRI”, “RALPH LAUREN”, perfettamente confezionati ed etichettati, e anche di pregevole fattura.
Una quantità di prodotti chiaramente destinati alla distribuzione sul territorio, per la minuta vendita da parte dei singoli venditori abusivi extracomunitari.
Ed infatti un ulteriore intervento è stato condotto dai militari del gruppo di Pescara, che hanno sequestrato decine di capi di marchi prestigiosi contraffatti, ad altro cittadino dedito alla vendita abusiva.

Le attività hanno determinato il sequestro di tutto il materiale contraffatto e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di tre soggetti (un cinese ed un senegalese), entrambi per i reati di contraffazione e ricettazione, in quanto gli stessi non erano in grado di esibire alcun documento fiscale comprovante l’acquisto della merce ovvero la provenienza lecita della stessa. In tutti i casi, data l’assenza di documentazione commerciale e fiscale sono state avviate opportuni accertamenti finalizzati alla ricostruzione della filiera illecita, mediante l’identificazione dei produttori, dei “grossisti” e dei distributori, che permettono ai venditori finali l’approvvigionamento del materiale illecito.

Il colpo inferto dalle Fiamme Gialle di Pescara è solo l’ultimo di una campagna di contrasto alla contraffazione dei marchi registrati e, più in generale, al commercio illegale che, specie nei mesi estivi, nella zona litoranea, è maggiormente fiorente e per il quale alta sarà l’attenzione del Corpo in tutto il periodo..

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.