Alle stelle i valori dei colibatteri a Pescara. Mare inquinato anche in inverno ed il fiume non è da meno. 50 scarichi abusivi segnalati, ma nessuno ha la ricetta per evitare il rischio di un’estate con i divieti.
Ci vorrebbe la bacchetta magica, del resto. Anche perché non c’è alcun segnale almeno di inversione di tendenza, e nemmeno il più inguaribile ottimista può confidare nei miracoli, mentre scorrono i giorni che separano (poco più di tre mesi) dall’inizio della stagione balneare. Anche le ultime analisi Arta (prelievi 13 gennaio) attestano lo sforamento dei valori di Escherichia Coli in Via Balilla: 1314, mentre è migliorata la situazione rispetto ai 15 giorni precedenti all’altezza di Via Mazzini e del Teatro D’Annunzio. Nei due punti di campionamento sul fiume i valori dei colibatteri restano alle stelle, alla foce (vicino al Ponte del Mare) e 100 metri a monte del depuratore, sotto l’Asse Attrezzato.
In tutti questi mesi è continuato senza sosta il lavoro della Capitaneria di Porto, che ha risalito le sponde e censito circa 50 scarichi abusivi, segnalati alla Procura. Costante l’attività investigativa anche da parte del Corpo Forestale dello Stato. Ma saranno non brevi i tempi per individuare, sanzionare e soprattutto bloccare cautelativamente i singoli responsabili. Per questo, cresce la preoccupazione di vivere un’altra estate con le ordinanze. Il 17 febbraio si terrà un tavolo in Regione, ma l’emergenza è già attuale. Anzi non è mai cessata.