A Pescara il mercatino etnico da delocalizzare dalle aree di risulta tiene banco oggi in Consiglio comunale.

Diverse le posizioni preannunciate dalle forze politiche nel Consiglio Comunale di Pescara convocato per questo pomeriggio alle 16 in seduta “aperta”, con un unico punto all’ordine del giorno: la collocazione del mercatino etnico, a seguito dello “sfratto” dal lembo di superficie fino ad oggi riservatogli nell’area di risulta. Alla seduta parteciperà anche una delegazione di ambulanti, che nelle scorse settimane si sono più volte confrontati con l’amministrazione comunale.
Tramontata l’ipotesi di via De Gasperi, a due passi dal sito attuale, che aveva visto nascere l’immancabile comitato dei no, è spuntata fuori quella del sottopasso, attualmente chiuso, della stazione ferroviaria. E’ l’orientamento prevalso nella direzione del PD di Pescara, alla quale hanno preso parte il sindaco Alessandrini e diversi assessori e consiglieri comunali. E anche la comunità senegalese sembra aver condiviso la soluzione individuata per delocalizzare e regolarizzare il mercatino. Il tunnel invece verrebbe adeguato alle norme sanitarie e di sicurezza, e anche al divieto di vendita di merci contraffatte.

Sul fronte delle opposizioni si annuncia battaglia: ieri il capogruppo alla Regione di Forza Italia Lorenzo Sospiri aveva avanzato forti dubbi, legati anche alla sicurezza, sull’ubicazione del mercato sotto un binario ferroviario, dubitando che vi sia un parere favorevole delle Ferrovie. Inoltre -per Forza Italia- resta centrale il tema della illegalità che non va incoraggiata cedendo il fianco a realtà di totale abusivismo.

Il Movimento 5 Stelle, dopo aver analizzato la situazione attraverso uno studio che ripercorre 21 anni di storia commerciale della città, presenta una diffida al sindaco Marco Alessandrini a garantire la sicurezza ed il rispetto delle regole.