A far discutere è la proposta di delibera dell’ex assessore Marcello Antonelli a Pescara: palazzi innalzabili fino a 9 piani per far ripartire l’edilizia.
Da un lato professionisti e imprese, dall’altro gli ambientalisti. Fa discutere e divide la proposta che sta esaminando in questi giorni la commissione del Comune di Pescara per rivoluzionare le scelte urbanistiche degli ultimi anni della città. L’idea del capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli è quella di puntare sulla “verticalità” piuttosto che insistere sul consumo del territorio: nuove cubature dunque solo in alto, con palazzi di sei che potrebbero raggiungere i nove piani. Si tratterebbe dell’applicazione della normativa in vigore dal 2012, utile -secondo i proponenti- a far ripartire l’edilizia ferma al palo in città, bloccando l’utilizzo di nuovi spazi al suolo, e sfruttando invece la verticalità. Ovviamente in zone ben delimitate e nel rispetto di numerosi paletti.
Contrario e pronto a dare battaglia il WWF, che parla di un “regalo ai costruttori” che continueranno a cementificare una città già sovraccarica sul piano urbanistico a fronte di servizi, come quelli della depurazione, totalmente inadeguati.