Pescara: polemiche sui fondi al casale dell’assessore Marchegiani

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Pescara: polemiche sui fondi al casale dell’assessore  Marchegiani . Riceve un finanziamento  regionale di 150 mila euro tramite un bando pubblico destinato ad imprese operanti nel settore del turismo per trasformare un antico complesso edilizio di Città Sant’Angelo in country house.

La Regione ha finanziato i lavori per il recupero del  casale di famiglia e divampa la polemica. Il Movimento 5 stelle ha presentato due interrogazioni, una in consiglio regionale ed una in consiglio comunale a Pescara che puntano l’indice contro la Marchegiani accusata di conflitto di interessi.. L’edificio in questione è un complesso con frantoio per la produzione dell’olio e anche del vino. Nel 2012, dopo aver ottenuto i permessi comunali, la Marchegiani ha iniziato i lavori ma poiché i fondi necessari erano molti il cantiere si era fermato. >Pertanto ha pensato di rispondere al bando pubblico della Regione che era guidata dal centro destra. La domanda viene presentata il 18 luglio del 2014 ed ora è stata accolta ed il suo nome compare nell’elenco degli ammessi al finanziamento. L’assessore Marchegiani afferma che non c’è nulla di male visto che ha presentato domanda come tanti altri e la sua richiesta  è risultata al 55 posto sulle 163 ammesse ed 89 finanziate. “ E’ un colpo basso alla mia persona. Chi mi conosce sa che non ho mai approfittato della mia posizione e che quando mi sono trovata in posizione di conflitto di interesse ho sempre fatto un passo indietro. Inoltre D’Alfonso non ne sapeva nulla visto che la domanda risale ai tempi in cui il presidente della Regione era Gianni Chiodi”.

LA PRECISAZIONE DI PAOLA MARCHEGIANI, SCRIVE LA SUA LEGALE CARLA TIBONI:

Dalla documentazione depositata in Regione, emerge incontrovertibilmente, che la notizia data dal giornale, è falsa e tendenziosa ed è tesa soltanto a ledere la reputazione ed il prestigio sociale della mia assistita. Se si fosse posta maggiore accortezza nella lettura della documentazione, che il giornalista sembrerebbe conoscere ma non discernere, si sarebbe arrivati alla conclusione che la richiesta di finanziamento è stata esaminata, ritenuta idonea e, quindi, il finanziamento erogato, soltanto perché ne sussistevano i presupposti, e non certo per inesistenti interessamenti da parte del Governatore Luciano D’Alfonso.
La dott.ssa Marchegiani è titolare di una impresa individuale, assimilabile a persona giuridica e, quindi, esiste un soggetto distinto dalla persona fisica.
L’attività di ristrutturazione della bigattiera era iniziata già nel 2009, e i requisiti richiesti dal bando erano preesistenti; con essa sono iniziati lavori che intendono migliorare quell’area territoriale ed anche creare posti di lavoro, anche se ciò potrà sembrare retorico, ma non lo è.
Per ulteriore precisazione: in data 18 luglio 2014 l’Impresa individuale Paola Marchegiani ha presentato istanza ai sensi della L.R. 77/00 Programma di Attuazione 2012-2014. Tale bando per la concessione dei finanziamenti agevolati è stato approvato dalla Giunta Chiodi con D.G.R. n. 279 del 14.04.2014, pubblicato sul BURA Speciale n. 54 del 14.05.2014, e prevedeva, per la concessione dei predetti finanziamenti, solo criteri oggettivi, in particolare prevedeva un criterio di priorità per quelle imprese che alla data di presentazione della domanda fossero già cantierabili, ovvero già in possesso del Permesso a Costruire. Nel caso di specie, l’Impresa individuale Paola Marchegiani già in possesso del Permesso a Costruire n. 46 del 22.04.2011 avente ad oggetto “Permesso di Costruire per la realizzazione del progetto di riuso dell’ex bigattiera “Coppa Zuccari” a complesso turistico-ricettivo” rilasciato dal Comune di Città Sant’Angelo (PE), quindi ben tre anni prima della presentazione della domanda. A parità di priorità tra le imprese, il bando prevedeva all’art. 14 dei criteri di valutazione assolutamente oggettivi che assegnavano un punteggio già predeterminato dal bando stesso (quali la tipologia di attività e di intervento, l’acquisizione della certificazione di qualità, l’adeguamento alle vigenti normative di sicurezza ecc., la dotazione di attrezzature arredi e spazi dedicati ai bambini, la nuova occupazione creata, la rilevanza della componente femminile nell’impresa). Quindi, l’Impresa individuale Paola Marchegiani si è collocata in posizione utile in graduatoria per la fruizione del finanziamento, solo attraverso una procedura assolutamente oggettiva e trasparente fatta da funzionari e dirigenti regionali, senza alcuna interferenza politica.
La carica istituzionale, attualmente ricoperta dalla Dott.ssa Marchegiani, non crea elementi di incompatibilità non solo per lo svolgimento di altre attività, ma anche per la richiesta di finanziamenti pubblici cui possono accedere i soggetti in possesso dei requisiti richiesti.
Ancora una volta si è preferito barattare la verità con la notizia, offendendo ed infangando la mia assistita, che si riserva di agire presso le sedi preposte.

Avv. Carla Tiboni