Non si ferma la protesta a Pescara dei precari di Attiva. Dopo il sit-in, sono saliti in Comune e occupato la sala consiliare.
Escalation della vertenza dei precari di Attiva cui non è stato rinnovato il contratto a Pescara, e che da giorni hanno inscenato un sit-in davanti al Comune di Pescara, in piazza Italia. Nel primo pomeriggio di oggi hanno occupato la sala consiliare ed hanno dichiarato di non voler recedere dalla loro iniziativa “fino a quando non avranno risposte concrete dal Sindaco Alessandrini e dal Governatore D’Alfonso”. Sono ormai settimane che i precari reclamano la stabilizzazione, dopo anni di lavoro a tempo determinato.
Aggiornamento: una delegazione di precari, accompagnata dal presidente del Consiglio comunale Antonio Blasioli, è stata ricevuta in prefettura nel pomeriggio. La protesta prosegue nell’aula consiliare.
Aggiornamento: è durato circa 40 minuti l’incontro col prefetto vicario di Pescara ( il neo prefetto Provolo era fuori sede per impegni istituzionali) al termine del quale i lavoratori delegati a prende parte al tavolo hanno espresso, anche al nostro microfono del Tg8, tutta la ‘soddisfazione per l’impegno assunto dal prefetto vicario affinchè la lettera alla corte dei conti venga tassativamente inoltrata dal sindaco Alessandrini entro sabato mattina. Cauto ottimismo degli interinali in stato di agitazione che si è tradotto nello stop all’occupazione della sala del consiglio: intorno alle 17.30 i lavoratori hanno lasciato l’aula senza, tuttavia, levare le tende del presidio allestito sotto le scale del Comune.
E sempre oggi il gruppo consiliare ‘Scegli Pescara-Lista Teodoro’ ha consegnato nelle mani del sindaco Alessandrini una breve missiva con la quale, premesso che nella vertenza Attiva si debba leggere una vera emergenza sociale, si chiede al primo cittadino di valutare ‘con fermezza e serenità oltre che con prudenza la sussistenza di ragioni che potrebbero costituire i presupposti per pervenire alla revoca, da parte dell’assemblea dei soci, dell’amministratore unico della società Attiva spa’. Una lettera che chiede la testa di chi ha dato un certo ‘indirizzo’ alla gestione della delicata vertenza degli interinali, ma che al tempo stesso sollecita che venga ‘rideterminato l’indirizzo di politica aziendale, ridefinite le relazioni aziendali, rilanciata l’immagine, nonché potenziate le attività ed i servizi della società, valutando infine l’esigenza di ridefinire la pianta organica aziendale per poter meglio soddisfare le aspettative ed i bisogni della città’.