A Pescara Italia Nostra e Archeoclub chiedono al Comune di rivedere i lavori nell’area del campo Rampigna: “Si valorizzi la vecchia necropoli per realizzare un’area fruibile dalla città, recuperando il contatto col fiume”.
C’era una volta Ostia Aterni, l’antica necropoli romana che un tempo sorgeva a Pescara dove oggi giace abbandonato il campo Rampigna, oggetto di un lavoro di riprogettazione dell’area cittadina a ridosso del fiume. L’intervento, che ripristinerebbe la vecchia struttura sportiva attualmente in disuso, non terrebbe però conto dei reperti archeologici dell’antica necropoli e forse è proprio per questa indifferenza che c’è chi parla di un’occasione sprecata per riportare alla luce il passato di Pescara.
La vecchia necropoli andrebbe al contrario valorizzata e non ignorata, annunciano l’Archeoclub e Italia Nostra, che chiedono al Comune di Pescara di rivedere l’intero progetto per creare uno spazio fruibile dalla città che in quell’area potrebbe finalmente recuperare un rapporto identitario col suo fiume.
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