Pescara, una specie di palude rende la vita difficile ai residenti di Borgomarino, che ancora una volta segnalano topi e rane dal Museo del Mare. Dall’acquitrino sotto l’edificio museale arrivano anche cattivo odore e zanzare tutto l’anno.
Dentro i pesci morti, fuori gli anfibi vivi: no, non è un originale allestimento museale in stile realistico, ma una vera e propria realtà, pure maleodorante, che affligge chi se la trova in faccia tutti i giorni. Agli inquilini delle case vicine al museo basta aprire la finestra e voilà, il bestiario di palude è servito. Non è la prima volta, ma vogliamo sperare sia l’ultima, che la signora Anna Palestini si appella al Comune affinché intervenga per bonificare l’area. Detto per inciso, è vero che questo è il Museo del Mare, ma è anche vero che non è mai stato progettato come un castello medievale sul fossato, qui l’acqua non dovrebbe esserci, a meno che non si voglia intenzionalmente farne una fontana. In quel caso però occorrerebbe un filtro per tenerla pulita e una manutenzione puntuale, tutte cose che difettano a questa melma che da anni accoglie con affetto rane e zanzare grosse come noci. Ma c’è di più: entrando nella palazzina Ater dalla quale è arrivato l’sos, abbiamo incontrato anche la signora Giovanna, che con la sorella disabile deve fronteggiare un’altra difficoltà: un elevatore traballante e vetusto che la trasporta al quarto piano. Anche in questo caso le ripetute richieste di intervento non sono mai stata raccolte da chi di dovere. “Qui i politici si vedono solo in tempo di elezioni e poi spariscono” commentano i residenti con comprensibile amarezza.