“Non siamo in Consiglio Comunale, ma mettiamo a disposizione migliaia di emendamenti contro il Piano Spiaggia di Pescara”, annuncia Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista, che lancia l’hashtag #iovogliovedereilmare
Non si ferma l’iniziativa di Rifondazione Comunista a Pescara contro quello che Maurizio Acerbo definisce il “terrificante piano spiaggia, approvato dalla Giunta Alessandrini, che prevede l’aumento del 30% del volume degli stabilimenti, assieme ad altre schifezze, che cancellerebbero del tutto la poca vista mare rimasta”. E su twitter parte l’hashtag #iovogliovedereilmare.
Tra gli altri effetti Acerbo sottolinea che sparirà anche la disciplina sulle “strutture mobili” che imponeva, per i controlli di Comune e Capitaneria, di rimuoverle alla fine della stagione. Adesso non si dovrà smontare niente, nemmeno gli accessori di facile rimozione (i pali delle palme, per esempio). Tutto si potrà costruire con una semplice SCIA per tenerlo sulla spiaggia per tutta la vita della concessione.
Rifondazione Comunista, pur non essendo in Consiglio Comunale, sta elaborando migliaia di emendamenti da mettere a disposizione di chi vorrà opporsi al Piano. In particolare Acerbo chiama in causa Sel, e l’assessore Giovanni Di Iacovo, che lo affiancò nel 2013, nell’opposizione alla giunta Mascia. Sel, all’epoca, lamentava che finita la stagione balneare, buona parte degli operatori non rispettavano la norma che prevedeva la rimozione delle strutture mobili.
“Credo” -afferma Acerbo- che sia il caso di farsi sentire e che Sel chieda che questo piano sia ritirato e che il Comune ufficialmente apra – anche sul piano del contenzioso giuridico – una battaglia per la modifica dello stesso PDM regionale. Noi sosterremo tutti i consiglieri che si batteranno per lo stop a questo piano, siano essi di Sel, M5S, centrodestra, o di qualsiasi altra provenienza. Noi non siamo in Consiglio ma prepareremo migliaia di emendamenti a disposizione di chi farà opposizione per fermare lo scempio”.