Avvistati a Pineto dei falchi lodolai alla Torre di Cerrano: una conferma della biodiversità dell’area marina protetta.
Una decina di falchi lodolai intenti a cacciare insetti che volavano sulla pineta sono stati avvistati lo scorso 16 agosto, la sera dopo le 20, nei pressi della Torre di Cerrano. Ad accorgersi dei rapaci sono stati Davide Ferretti, insegnante e fotografo appassionato di bird-watching e Adriano De Ascentiis, naturalista e direttore della riserva naturale oasi Wwf dei calanchi di Atri. Entrambi hanno osservato che il Lodolaio (Falco subbuteo) è un uccello migratore, nidificante in Italia nell’area padana, più scarso e irregolare sulle Alpi e raro nelle regioni meridionali, generalmente osservato durante la migrazione solo in Sicilia e Sardegna. Si tratta di un piccolo e bellissimo rapace dal corpo slanciato, lungo circa 30-36 cm e con un’apertura alare di 80-92 cm. Vola velocissimo su paesaggi variegati, in genere luoghi ricchi di boschi alberati, alternati a radure aperte e gradisce la vicinanza di laghi, dove trova abbondanza di cibo. Si nutre di insetti ma anche di piccoli uccelli, quali allodole e balestrucci, cacciandoli durante il volo. Si tratta di una specie particolarmente protetta dalla direttiva uccelli dell’Unione Europea e l’avvistamento di un gruppo così nutrito sulle pinete dell’area marina protetta dimostra la ricchezza di biodiversità del parco marino nel suo areale più esteso, dal mare alla costa, fino a ricomprendere le colline retrostanti con i numerosi piccoli laghetti e corsi d’acqua presenti in un paesaggio ancora relativamente incontaminato.
“Sicuramente erano individui in migrazione”, ha precisato Ferretti, “ma penso che la sosta non fosse solo per alimentarsi, ma anche per utilizzare i pini come dormitorio”.