Sono un centinaio e non soltanto in Viale Regina Margherita i pini a Pescara che rischiano di crollare. Dopo lo stop della sovrintendenza il Comune reagisce: “Non ci assumiamo più responsabilità”.
Nei prossimi giorni l’agronomo Carlo Massimo Rabottini consegnerà al Comune di Pescara la relazione definitiva di un censimento sugli alberi a rischio crollo in città. Ne sarebbero un centinaio, più o meno. E dopo lo stop della sovrintendente Maria Giulia Picchione all’abbattimento dei pini in Viale Regina Margherita, che il Comune ha impugnato al Tar, Palazzo di Città sembra quasi cogliere la palla al balzo per scrivere alla Sovrintendenza che:
“Da adesso in poi il Comune non si assumerà per eventuali accadimenti ai danni di persone e cose che potrebbero verificarsi dell’imprevedibile schianto a terra degli alberi, anche in associazione a fenomeni meteorici, così come purtoppo già accaduto nel recente passato e che solo nel passato ha generato conseguenze nefaste”.
E così, nel rimpallo di responsabilità tra i politici e le altre istituzioni dello stesso Stato, a dover risolvere i problemi dei cittadini, compreso quello della loro incolumità, ancora una volta saranno chiamati i giudici. L’udienza al Tar si terrà il 22 aprile. Fino ad allora (e forse anche dopo) non resta che sperare che gli alberi… si facciano forza da soli.
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E' possibile che i due gemelli di scelleratezze Alessandrini e Del Vecchio debbano combinare solo guai: parcheggi a pagamento per i residenti(sono più quelli a strisce blu che quelli a strisce bianche: il che è assolutamente illecito!), piste ciclabili inutili, strada parco. prima paradiso domenicale per bimbi anziani e non!) distrutta per mero gusto di farlo, mare inquinato e senza preavviso per i cittadini, strade dissestate e piene di buchi, zone-ghetto con sporcizia e degrado, ora il taglio dei pini in via Regina Margherita! Forse è perchè vogliono distruggere la città? Infatti ci proveranno ancora, perchè decisi a tagliarli a tutti i costi! Il motivo oltre la pericolosità è anche perchè rigonfiano marciapiedi e strade (vedi anche davanti allo stadio Adriatico!) anche gli alberi vogliono respirare ecco perchè le loro radici vengono fuori, quasi come per ribellione! Il che non permetterebbe, inoltre, la creazione di piste ciclabili inutili, che hanno ristretto carreggiate, hanno reso più insicuri i marciapiedi per la viabilità pedonale, insomma hanno creato solo subbuglio; il tutto per la gioia degli scansafatiche(perchè no anche i furbetti del cartellino!) e delle solite belle donne per il loro streching , footing adesso, rispettando le mode per passeggiate in mountain bike o in sella a costose bici a motore, come novelle amazzoni della strada:poverine, aveva ragione Baudelaire "lo spleen" la noia di ogni giorno porta solo stanchezza e depressione!! I furbetti del cartellino, poi già menzionati, e non solo devono avere spazio! E' il momento dell'apparire.....ma solo sciocchi! I pini o"chiappini" come erano chiamati in dialetto sono sacri, si potano ma non si tagliano se non in caso assolutamente di emergenza-caduta!Il saputo Del Vecchio ha accertato con gli addetti competenti o si è svegliato in preda a "mestruazioni" mentali, davvero dolorose ed ha deciso senza preavviso di tagliare questi nobili e storici alberi?? Peccato che non esista più la ghigliottina! David