Effettuata in mattinata l’autopsia sul cadavere rinvenuto a Tolentino, che potrebbe essere il corpo di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa. I medici non parlano.
Si è conclusa poco prima delle 13 l’autopsia sul corpo rinvenuto giorni fa a Tolentino, che sarebbe quello di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso. L’esame autoptico si è svolto nell’obitorio dell’ospedale di Macerata.
Subito dopo, il pm di Macerata Andrea Laurino, i due medici legali che hanno eseguito l’esame e i loro assistenti si sono riuniti in una saletta riservata dell’obitorio per stilare un verbale in cui fissare i punti più importanti dei risultati raggiunti. Sono tutti usciti verso le 13:45, ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti trincerandosi dietro il segreto istruttorio.
L’unico a parlare è stato Laurino: “Riferirò al procuratore – ha detto – e poi avrete da lui le notizie”.
L’esame autoptico è stato affidato ai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini. All’esame autoptico hanno assistito anche il pm di Ancona Andrea Laurino e alcuni dei carabinieri del nucleo investigativo del capoluogo marchigiano. La Procura di Ancona è infatti titolare del fascicolo sulla scomparsa di Renata Rapposelli, in cui risultano indagati per omicidio e occultamento di cadavere l’ex marito Giuseppe Santoleri e il figlio Simone, che ieri ad Ancona si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del sostituto procuratore Laurino. Il padre invece si trova nell’ospedale di Atri, dopo avere ingerito psicofarmaci: l’uomo aveva raccontato di avere riaccompagnato la donna in auto da Giulianova verso Ancona il 9 ottobre, ma di averla lasciata a pochi km di distanza da Loreto, dove Renata voleva andare per pregare nella basilica della santa Casa.
Il corpo è stato rinvenuto il 10 novembre nelle campagne di Tolentino, per l’identificazione è stato necessario l’esame del Dna. Si spera che dall’autopsia possano emergere elementi utili a individuare cause e luogo del decesso. Il cadavere, sottoposto all’azione delle intemperie e degli animali selvatici, è in parte ridotto allo stato scheletrico e incompleto e dunque gli accertamenti sono risultati complessi.
AGGIORNAMENTO ORE 16:
Questa mattina, su disposizione della Procura di Ancona, è stata nuovamente posta sotto sequestro l’auto in uso all’ex marito e al figlio di Renata Rapposelli, la pittrice da tempo residente ad Ancona il cui cadavere è stato ritrovato in una scarpata a Tolentino. Da quanto si apprende sul mezzo sarebbero stati disposti ulteriori accertamenti.