Polemiche su Via Pantini a Pescara, Damiani e Odoardi replicano a Masci

Sulla querelle riguardante l’intervento su Via Pantini a Pescara, i due ambientalisti Giovanni Damiani e Giancarlo Odoardi replicano al sindaco Carlo Masci che li aveva chiamati in causa quali autori del progetto ora contestato da minoranza e associazioni.

In un’ampia nota a loro firma, ed in una conferenza stampa tenuta stamani Damiani e Odoardi hanno fatto presente quanto segue:

GIOVANNI DAMIANI
1. ho prestato servizio al comune di Pescara, con la qualifica di dirigente, dal 3 luglio 2007 fino al 31/luglio/2009;
2. durante questo periodo, tra l’altro, ho coordinato la redazione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana (di seguito PAN);
3. le vicende giudiziarie che colpirono il Sindaco dell’epoca, Luciano D’Alfonso, impedirono che tale piano, definito pressoché completamente, potesse venire approvato dalla Giunta e portato in Consiglio per l’adozione; gli Organi comunali allora in carica potevano operare esclusivamente per l’ordinaria amministrazione per tutto il periodo precedente le elezioni;
4. non ricadendo l’approvazione/adozione del PAN nell’ordinaria amministrazione, la Giunta comunale, presieduta dal vicesindaco dell’epoca Camillo D’Angelo, ritenendolo meritevole che fosse posto agli atti, ne deliberò la presa d’atto (in allegato parte della delibera di cui il Sindaco Carlo Masci ha pubblicizzato via FB solo la testata e non il contenuto)


5. si noti la parte finale della delibera in cui si dà mandato alla dirigenza del Settore Lavori Pubblici Servizio Verde Parchi e Giardini di “predisporre tutti gli atti per la prosecuzione delle fasi di progettazione che richiedono di essere completate anche con il ricorso al conferimento di incarichi in capo ai tecnici innanzi citati”;
6. l’8 giugno entrava in carica il nuovo Sindaco, Luigi Arbore Mascia che mi ha convocato per comunicarmi la decisione di non rinnovare il mio incarico presso il Comune. Tempo di predisporre le carte e le memorie per un passaggio ordinato di consegne (cosa sconosciuta al Comune e poi comunque rivelatasi inutile), il 31 luglio 2009 ho lasciato il Comune. Da allora non sono mai stato chiamato, né udito, né coinvolto in nessun modo per il prosieguo della progettazione del PAN;
7. durante l’intera Consigliatura del Sindaco Luigi Arbore Mascia, durata fino al 15 giugno 2014, il PAN è rimasto lettera morta (non si rinviene alcun atto in merito);
8. un nuovo PAN redatto sulla base del precedente e profondamente modificato, viene approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 127 del 23 novembre 2018, e “con l’approvazione di 15 emendamenti che hanno integrato e modificato – non in modo sostanziale – le NTA e la Relazione generale del PAN, rispetto a quanto già precedentemente condiviso con la Regione Abruzzo – verbale prot. 44296/18 del 14 febbraio 2018; approvato dalla Giunta comunale il 15 luglio 2020 e adottato con pubblicazione sul BURA” (testo ripreso integralmente dalla delibera allegata all’attuale PAN);
9. nella testatina del PAN attualmente in vigore sono riportati i nomi dell’Assessore dell’epoca, Paola Marcheggiani, che ne aveva delega specifica, l’intero staff tecnico comunale che lo aveva elaborato e poi sotto la voce “ANALISI A CURA DI” i nomi di esperti che hanno condotto le analisi. Per quanto riguarda lo scrivente la dicitura è: “Dott. Giovanni Damiani (coordinatore della bozza di PAN 2009) per gli aspetti storici, ecologici e delle aree umide” (come da immagine che allegata, tratta dal PAN vigente).

GIANCARLO ODOARDI
1. a seguito dell’aggiudicazione di un bando pubblico, nel periodo tra il 2008 e il 2009 svolgevo consulenza nell’ambito a sostegno del Centro di Monitoraggio e Gestione Sicurezza Stradale;
2. in data 1° settembre del 2008 sono stato incaricato, con atto di repertorio n. 34, di “Svolgere attività di supporto al Dirigente Responsabile del P.T dei LLPP in ordine alla redazione del Piano di Assetto Naturalistico Pineta Dannunziana”;
3. in esito a tale mansione mi sono occupato di ricostruire tutto l’iter storico della redazione del PAN oltre che collazionare l’intero materiale, essenzialmente dal punto di vista testuale e non cartografico, per gli adempimenti a seguire;
4. l’attività di consulenza si è chiusa con la predisposizione della documentazione necessaria per la presa in carico da parte della Giunta dell’epoca;
5. il mio nominativo appare nelle testatine della documentazione predisposta nel 2009 ma poi scompare in quelle dell’elaborato definitivo del 2018.

CONCLUSIONI
• Non risponde a verità che il tracciato stradale che prevede l’abbattimento di una fascia arborea all’interno della Riserva Regionale Pineta Dannunziana sia stato previsto nel PAN elaborato nel 2009, con il coordinamento di Giovanni Damiani assistito da Giancarlo Odoardi.
• Il PAN del 2009 non è stato mai approvato e i suoi contenuti e gli studi, su cui si è lavorato successivamente, sono stati presi come “BOZZA” dall’assessore Marcheggiani della Giunta Alessandrini (sul PAN successivamente rielaborato, approvato e vigente, è scritto testualmente sotto la voce “analisi a cura”: Dott. Giovanni Damiani coordinatore della bozza di PAN 2009).
• Dal 31 luglio 2009 sono trascorsi 12 anni nel corso dei quali non abbiamo avuto alcuna altra occasione di essere coinvolti nella redazione del PAN approvato, di cui prendiamo conoscenza solo nel corrente mese.
• Il tracciato della deviazione della SS16, contemplato nel PAN redatto nel 2009 (e non della strada-pendolo attuale), era previsto sull’attuale via Pantini, ampliata verso la collina, senza sacrificio della fascia arborea di cui oggi è previsto l’abbattimento. Di detto intervento si fa cenno all’art. 5 (Nuova viabilità) delle NTA della bozza del 2009, che si riporta in allegato, dove tra l’altro si fa un lungo elenco di assi viari da dismettere per essere ricondotti a viabilità interna e secondaria e di fruizione controllata.


• Per le ragioni suddette, il tracciato in esame, via Pantini, venne fatto oggetto, nel 2008-2009, di un accurato sopralluogo da parte nostra alla presenza di dell’Arch. Pierpaolo Pescara (all’epoca Dirigente presso il Comune di Pescara) e con tecnici comunali; in quella occasione si valutò l’ipotesi di abbattere non più di 7 alberi, peraltro di poco o nullo pregio, intervento che venne valutato possibile in quanto realizzato ai fini della riunificazione della pineta.
• Il PAN redatto nel 2009 prevedeva che il tracciato si sviluppasse FUORI dal confine della Riserva; la strada-pendolo di oggi, viceversa, è assolutamente dentro il perimetro della Riserva in contrasto con la relativa legge istitutiva e lo stesso PAN ora vigente, e per giunta in zona classificata come di massima protezione.
• Non risponde a verità, come affermato in un proprio post sulla pagina FB, che si tratti solo di “arbusti, rovi e frasche”: si è invece in presenza di una “fascia boscata” adulta, composta da un’intera comunità di alberi autoctoni, rigogliosi e tutelati dalla legge. Unico arbusto presente è un esemplare di Mirto, tolto il quale la fascia boscata richiamata è senza né rovi né frasche.

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.