Il porto di Pescara è insabbiato: fondali a rischio nonostante l’ultimo dragaggio. Nuovi rilievi batimetrici affidati all’Arta.
La zona dove il fenomeno è più evidente (il fondale sabbioso si vede a occhio nudo dalla terraferma) è a ridosso della banchina nord del porto canale. Per questa ragione la Capitaneria di Porto è tempestivamente intervenuta ed ha emanato l’ordinanza per consentire nuovi rilievi batimetrici. A commissionarli è stata l’ARAP, stazione appaltante degli interventi per lo sfondamento della diga foranea. E’ proprio quest’ultimo l’intervento più atteso, che dovrebbe prendere il via dopo l’estate. Il dragaggio più recente di 15mila metri cubi si è infatti confermato un semplice palliativo: impossibile la navigazione per le navi commerciali più grandi, mentre anche i pescherecci continuano ad essere costretti a manovre “acrobatiche” per evitare gli insabbiamenti.