Sabato prossimo saranno illustrati i lavori per il completamento del porto di Francavilla alla foce dell’Alento. Per l’incompiuta due condanne dalla Corte dei Conti: 200mila euro di risarcimento al Comune.
L’incompiuta-simbolo di Francavilla, con il suo terribile “colpo d’occhio” di cubi di cemento armato e ferro arrugginito depositati da oltre un decennio sull’arenile, adesso si sblocca. Ripartono i lavori per completare la struttura a ridosso della foce dell’Alento al servizio della piccola pesca, aggiudicati dall’amministrazione del sindaco Antonio Luciani alla srl Oceanus Orca. Sabato si conosceranno i dettagli tecnici e finanziari dell’intervento, che ha ottenuto il semaforo verde sul fronte dell’impatto ambientale, e che prevede la realizzazione di oltre 150 posti barca. L’opera, avviata 10 anni fa dall’amministrazione Angelucci, è tornata “strategica” per quella di Luciani, preso atto anche della circostanza che completare i lavori costerà meno che smantellare la situazione attuale. Nel frattempo, chiusasi con esito negativo una indagine sulla presunta presenza di diossina nell’area, è giunta a conclusione anche quella della Corte dei Conti, che ha quantificato a carico del precedente direttore dei lavori e di una dirigente del Comune di Francavilla un risarcimento di 200mila euro per il danno erariarale arrecato alla stessa amministrazione comunale, per le irregolarità che portarono al pagamento di somme in realtà non dovute alla ditta.