Powercrop: “Il no all’impianto dimostra che uniti si vince”. Lo ha dichiarato Mario Mazzocca, sottosegretario con delega all’ambiente, intervenuto oggi ad Avezzano alla conferenza stampa in cui è stata ricostruita tutta l’attività pregressa che ha visto impegnata la Regione in prima linea sulla vicenda.
Alla conferenza stampa, organizzata da Giovanni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano, sono intervenuti i consiglieri regionali, Maurizio Di Nicola e Lorenzo Berardinetti, il presidente del consiglio Giuseppe Di Pangrazio, il presidente della provincia de L’Aquila, Antonio De Crescentiis, l’assessore all’ambiente di Avezzano, Roberto Verdecchia, il sindaco di Luco de’ Marsi, Domenico Palma, altri amministratori comunali e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste.
“Un risultato importante per la Marsica, per il Fucino e per l’intero Abruzzo, per i tantissimi cittadini preoccupati della realizzazione, in un’area a grande valenza agricola, di un’opera impattante dal punto di vista ambientale”, ha dichiarato Mazzocca. “La Regione ha mantenuto il proprio impegno nell’interesse esclusivo dei territori e delle comunità locali, muovendosi sempre con estrema trasparenza. Non è un fatto localistico ma la dimostrazione che le battaglie si possono vincere se si è uniti”.
Durante la conferenza il sottosegretario Mazzocca ha delineato le linee strategiche adottate dalla nuova amministrazione regionale, a partire da settembre 2014, approfondendo le questioni amministrative e tecnico-giuridiche della vicenda, fino alla deliberazione di marzo 2016 e alla nomina di un’unità di intervento, capace di verificare la sussistenza delle condizioni di interesse pubblico e la possibilità di recedere dall’accordo di riconversione produttiva per lo stabilimento di Celano; unica strada percorribile per rinviare a successivi provvedimenti la valutazione dell’opportunità di una ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero capace di garantire un’effettiva valorizzazione del territorio fucense e abruzzese in risposta alla perdita subita con la chiusura dello zuccherificio. Il sottosegretario ha inoltre analizzato ampiamente il parere negativo espresso dalla conferenza dei servizi sul progetto Powercrop, che ha posto la parola fine alla vicenda.
“Il lavoro svolto in questi ultimi mesi dagli uffici in collaborazione con esperti, istituzioni locali, organizzazioni di categoria, associazioni e comitati, ci ha consentito un approfondimento sui temi evidenziati da 16 sindaci del territorio, grazie all’attività svolta dal gruppo di lavoro appositamente istituito dalla direzione generale della Regione Abruzzo”, ha aggiunto il sottosegretario. “Si è ritenuto, dunque, l’accordo non più aderente alle finalità strategiche previste per il Fucino e per l’intera Regione, ma anche non più praticabile per lo sviluppo dell’economia agricola anche in virtù dei numerosi aspetti disattesi e delle inesistenti ricadute socio-economiche. Per questo, essendo venuto meno l’interesse pubblico alla prosecuzione dello stesso, in relazione all’inosservanza degli impegni assunti dai proponenti, l’esecutivo regionale si è espresso favorevolmente in ordine al recesso. Con l’atto deliberativo assunto dalla giunta lo scorso 19 aprile, la Regione Abruzzo ha manifestato la propria volontà nel perseguire, di concerto con il Governo, l’innovazione dell’accordo di riconversione in direzione di una sua reale sostenibilità in relazione al comparto produttivo agricolo fucense, anche come opportunità di reimpiego delle unità lavorative dell’ex zuccherificio Sadam. Copia dell’atto deliberativo, unitamente alla relazione prodotta dal gruppo di lavoro appositamente istituito, è stato tempestivamente trasmesso agli altri due enti pubblici sottoscrittori dell’accordo del 2007 (provincia de L’Aquila e comune di Celano), non solo per debita conoscenza, ma affinché i rispettivi organi esecutivi possano valutare l’opportunità dell’assunzione di analogo competente atto.”