Roberto Riga assolto con formula piena dal Tribunale dell’Aquila, assieme a due costruttori, dall’accusa di corruzione per la ricostruzione dell’Opera Salesiana.
Il Tribunale dell’Aquila ha assolto al termine di un lungo processo “perché il fatto non sussiste”, l’ex sindaco dell’Aquila Roberto Riga e l’imprenditore Massimo Mancini, ex vice presidente dell’Aquila calcio, dall’accusa di corruzione in riferimento ai lavori di ricostruzione del complesso dell’Opera Salesiana del capoluogo abruzzese, appalto da circa 30 milioni di euro. Il collegio presieduto dal giudice Alessandra Ilari ha assolto anche l’imprenditore Sandro Martini. L’inchiesta scattata nel 2014 aveva portato Riga e Mancini agli arresti domicilari causando le dimissioni dell’allora vice sindaco di area centrista del comune dell’Aquila guidato da una maggioranza di centrosinistra presieduta da Massimo Cialente del Pd. Riga è stato sostituito dall’ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi. Nel corso degli anni la fiorente impresa di costruzioni Mancini che aveva numerosi appalti sia all’Aquila sia nel resto d’Italia, è caduta in disgrazia fino al fallimento. Il pm Guido Cocco, nell’udienza di oggi, aveva chiesto l’assoluzione di Riga e Mancini per i rapporti intervenuti tra i due, e la condanna a otto mesi per Riga e Martini in riferimento al reato di corruzione. L’avvocato Luca Marafioti, del foro di Roma, che, con l’avvicato Dario Visconti, del foro dell’Aquila, ha difeso Mancini, ha espresso “tutta la sua soddisfazione per l’assoluzione, con formula piena, del suo cliente da un’accusa malferma e approssimativa. Un esito così clamorosamente positivo riabilita, anche se tardivamente, l’operato di Mancini”. Riga è stato difeso dagli avvocati Giuseppe Carugno, del foro di Velletri (Roma), e Luciano Bontempo, del foro dell’Aquila, quest’ultimo consigliere comunale del capoluogo abruzzese.