Nel progetto “Asimmetrie” il primo screening sul fenomeno della prostituzione a Pescara. Attiva anche una casa di accoglienza.
In sei mesi sono state 674 le persone contattate con le unità di strada e poi seguite sotto tutti i punti di vista. Sono i primi risultati registrati a Pescara grazie al progetto ‘Asimmetrie’ , teso a contrastare il fenomeno della tratta e dello sfruttamento. Il report è stato presentato nel corso della firma del protocollo d’intesa tra il Comune e l’associazione On the Road. La maggior parte delle persone intercettate dalle unità mobili sono di nazionalità romena (41,8%, 84 femmine e 3 maschi), nigeriana (23,1%, 48 femmine) e italiana (10,1%, 14 femmine, 4 travestiti, 3 trans). I ‘nuovi arrivi’ provengono principalmente da Nigeria (19 femmine), Romania (7 femmine e 4 maschi) e Bulgaria (3 femmine). Sono 208, nel complesso, le persone intercettate che esercitano la prostituzione nei territori coperti dalle unità mobili (87% di sesso femminile). Novembre è il mese in cui si effettua il maggior numero dei contatti. A questi numeri si aggiunge, nell’ambito del progetto, l’apertura di una casa per ospitare fino a cinque vittime, che possono arrivare a 10-15 considerando la rete di accoglienza presente sul territorio.