In Provincia di Chieti sui cinghiali i sindaci decidono di entrare in guerra: pronte le ordinanze di abbattimento
Si tratta di un “provvedimento modello” che sarà adottato in tutti i comuni aderenti e che punta a ridurre in maniera consistente il numero dei cinghiali sul territorio. Si tratta di un’emergenza, hanno ripetuto gli amministratori in un incontro alla Casa di conversazione di Lanciano- che va affrontata subito e in maniera decisa, perché i cinghiali devastano colture e raccolti e hanno causato, in più d’un occasione, anche incidenti, di vario genere. Solo i più recenti quello dopo il quale in cui è morta Daniela Martorella, 37enne di Bomba, e il caso dell’ 86enne di Schiavi di Abruzzo finito in ospedale perché morso da un cinghiale.
All’incontro ha preso parte il prefetto Antonio Corona (nella foto sotto), che ha preso visione dell’ordinanza-tipo recependo alcune indicazioni dai sindaci e facendosi promotore anche di un prossimo incontro con la Regione. Nell’ordinanza è anche esplicitato (ed è questo uno dei punti che potrebbero risultare più controversi) che gli abbattimenti potranno avvenire anche nei parchi e nelle zone di ripopolamento e riserve.
Questi i Comuni che hanno intenzione di adottare l’ordinanza di abbattimento: Altino, Gessopalena, Roccascalegna, Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Colledimacine, Taranta Peligna, Lettopalena, Palena, Civitella Messer Raimondo, Bomba, Fara San Martino, Sant’Eusanio Del Sangro, Palombaro, Archi, Casoli , Colledimezzo, Pennadomo, Atessa, Castelfrentano, Montebello sul Sangro, Tornareccio, Santa Maria Imbaro, Treglio, Fossacesia, Montelapiano, Montazzoli, Borrello, Gamberale, Torino di Sangro, Monteferrante, Roio Del Sangro, Civitaluparella, Mozzagrogna, San Buono, Villa Santa Maria, Torrebruna, Fallo, Carunchio, Pietraferrazzana, Furci, Quadri, San Giovanni Lipioni, Frisa, Pizzoferrato.