Il gruppo francese Psa (Peugeot, Citroen, Opel, Vauxhall) ha annunciato che avvierà la produzione di veicoli commerciali leggeri in Polonia, per soddisfare la domanda crescente del mercato. Obiettivo del partner di Fca in Sevel, ad Atessa, è rinforzare le quote di mercato in Europa e accelerare il suo sviluppo nelle altre regioni.
“Lo stabilimento SevelSud (joint venture FCA/PSA con sede in Val di Sangro, Italia) ha superato le sue capacità produttive negli ultimi tre anni con la produzione di Peugeot Boxer, Citroen Jumper e Fiat Ducato di grandi dimensioni”, si legge nella nota stampa del Gruppo Psa.
“La fabbrica dei record beffata”. Così la Fiom regionale Abruzzo all’annuncio dato dalla francese Psa, in joint venture con il gruppo Fca per la produzione alla Sevel di Atessa, di spostare la realizzazione di furgoni di grandi dimensioni a Gliwice, in Polonia, fino a fine 2021. Scelta adottata perché lo stabilimento di Atessa, che produce i furgoni Peugeot, Boxer, Citroën Jumper e Fiat Ducato, nel corso degli ultimi tre anni ha superato la capacità produttiva.
“I duri anni di sacrifici da parte dei lavoratori – commenta il segretario generale Fiom Abruzzo, Alfredo Fegatelli – vengono ricompensati con un bocconotto e attraverso un cambio di strategia di PSA che, con la scusa della massima capacità produttiva raggiunta dalla Sevel, decide di produrre in Polonia 100 mila furgoni con i marchi PSA. Sicuramente l’ingresso di Opel in PSA sta modificando le strategie industriali mettendo un forte punto interrogativo sul futuro dello stabilimento Sevel”.
La Uilm esprime in poche righe le sue preoccupazioni:
“Fca e Psa, con il rinnovo dell’accordo prolungato al 2023, hanno di fatto creato un concorrente di Sevel”. Lo dichiara Nicola Manzi, segretario Uilm Chieti Pescara, commentando le recenti notizie relative all’avvio da parte di Groupe Psa della nuova produzione di veicoli commerciali leggeri più grandi, a Gliwice, in Polonia. “Con questa notizia – sottolinea Manzi – lo stabilimento Sevel di Atessa perde il monopolio in Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri”.
“Preoccupazione” è stata espressa dall’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, Mauro Febbo:
“Non ci aspettavamo una notizia del genere – commenta Febbo – ma questo non significa che rimarremo fermi di fronte a questo annuncio. Ho già avviato contatti con il management di PSA per capire la reale portata della decisione di delocalizzazione una parte della produzione di furgoni in Polonia. A dire il vero, con la direzione Sevel avevo già previsto un incontro per confrontarmi sulla futura programmazione comunitaria 2021-2027; questa notizia ci dà un motivo in più per accelerare i tempi per l’incontro”. In questo senso la Regione non intende assolutamente sottovalutare la decisione di delocalizzare, “anche se – precisa Febbo – verrebbe delocalizzata in Polonia, a partire dal 2021, quella produzione di furgoni in surplus che lo stabilimento di Sevel non riesce a garantire. Parliamo nello specifico di 100mila unità, 300 giornaliere, a fronte di 300mila unità, 1.300 giornaliere, prodotte attualmente nello stabilimento abruzzese. Sembra infatti che la capacità produttiva di Sevel abbia raggiunto il livello massimo, per cui, di fronte a una domanda più alta, si sarebbe deciso di avvalersi anche dello stabilimento polacco. Ma questo non cambia i termini della questione e anzi ci spinge a capire se esistono margini per riportare in Val di Sangro anche quella produzione in eccedenza che si vorrebbe spostare in Polonia. Non sono disposto a sottovalutare la decisione, anzi lavorerò con proposte costruttive e alternative per rendere sempre più competitivo il nostro territorio. Pertanto – conclude Febbo – accelererò un immediato confronto con l’azienda”.
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