Resi noti i particolari dell’arresto degli autori della rapina a Piazza Salotto a Pescara, ai danni di una banca. Sono stati catturati dai carabinieri anche grazie alla testimonianza di una commessa.
È stato anche l’aiuto prezioso di alcuni cittadini e in particolare di una commessa di un negozio adiacente la filiale della Banca del Fucino di Piazza Salotto a mettere i carabinieri sulle tracce di due giovani pugliesi presunti autori della rapina commessa poco prima nell’istituto di credito. Un’auto di carabinieri della Stazione di Pescara Scalo, che era in zona per un servizio di controllo si è messa così sulle tracce dei due malviventi che, come riferito da alcuni testimoni si erano diretti a piedi sul lungomare dopo essersi cambiati al volo gli indumenti. Dopo aver ricevuto una descrizione, seppur sommaria dei due fuggitivi, i militari dell’Arma sono andati quasi a colpo sicuro, bloccando i due giovani, poi identificati in Roberto Reddavide, 32 anni e Vincenzo Strafile (30), entrambi di Cerignola (Foggia), grazie anche all’aiuto di un maresciallo dell’Arma, che presta servizio a Roma, e che era in vacanza in Abruzzo e in quel momento in spiaggia. Una volta fermati i sospetti, i carabinieri si sono concentrati sulla ricerca dei vestiti utilizzati dai due e i soldi portati via dalla banca (6900) euro in contanti, che si trovavano in una busta di plastica dove c’erano anche i taglierini che sarebbero stati utilizzati per la rapina, i documenti di uno dei due e i vestiti. I carabinieri hanno poi ricostruito anche l’accaduto in banca dove i due sono entrati a distanza di pochi attimi, a volto scoperto, con occhiali da sole. In particolare uno dei due si è diretto ad una delle due casse, puntando il taglierino ad un dipendente, buttandolo a terra. Una cliente, poi nascostasi dietro un muro, approfittando di un attimo di distrazione dei malviventi, è riuscita a scappare e a lanciare l’allarme. I due cerignolani fermati, entrambi, con precedenti di polizia giudiziaria, sono stati rinchiusi al S. Donato. Devono rispondere del reato di rapina aggravata dall’uso delle armi. Le indagini, che puntano a verificare la presenza di eventuali complici all’esterno della banca, sono coordinate dal Pm Salvatore Campochiaro.