I dati regionali del primo trimestre di erogazione del Reddito di inclusione in Abruzzo. Già assistiti 2422 nuclei familiari. Con l’altra misura del Sostegno all’Inclusione Attiva gli assistiti erano 1633.
In Abruzzo in soli tre mesi è stato alto, come in tutto il centro sud, il numero delle prestazioni già in erogazione da parte dell’INPS per le famiglie che possono beneficiare del Reddito di Inclusione, misura varata dal governo Gentiloni, e sul cui primo periodo di applicazione l’Istitito guidato da Tito Boeri ed il ministero del Lavoro hanno reso note le prime statistiche su scala nazionale.
Dai dati specifici, fornitici dall’INPS Abruzzo emerge un quadro nella nostra regione sostanzialmente in linea con quello medio del centro-sud, tanto che (v.grafico nella foto) il tasso di inclusione (cioè il numero di persone coinvolte ogni 10mila abitanti) rispetto al tasso di disoccupazione è quasi coincidente.
Queste le cifre al dettaglio su scala regionale:
Per il REDDITO DI INCLUSIONE in tre mesi sono stati assistiti 2422 nuclei familiari, che equivalgono a 5832 cittadini, con un assegno medio di 262,48 euro mensili.
Per l’altra misura di SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE ATTIVA (qui i dati sono relativi al 4° bimestre 2017) le famiglie beneficiarie erano 1663, con il coinvolgimento di 6439 persone ed una indennità media di 233,86 euro.
A livello nazionale, delle misure di contrasto alla povertà hanno già usufruito 251.000 famiglie, pari a circa 870.000 persone. Più efficace è stata la “presa” del Reddito di Inclusione nel mezzogiorno rispetto al centro nord.
Il presidente dell’INPS Tito Boeri ha sottolineato come “Tra ReI, SIA e misure regionali integrative, ha spiegato, in tre mesi è stato già raggiunto il 50% della platea potenziale”.
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