Accordo vicino ma non imminente nel centrodestra alla Regione. Su Rete8 Bellachioma illustra l’ultimo “cedimento” della Lega che potrebbe accontentare Forza Italia. Ma Marsilio non si… entusiasma e rinvia tutto a martedì.
La Lega, prima forza della coalizione, molla la Presidenza del Consiglio (a favore di Forza Italia) e le altre cariche. Lascia agli alleati anche sottosegretario e vice presidenze del Consiglio, e rivendica i quattro assessori compreso l’esterno. Questo è l’ultimo “punto di caduta” a cui è arrivata la Lega nella trattativa sul Governo della Regione. Lo spiega apertamente, incalzato dalla domanda secca del giornalista de “Il Centro” Lorenzo Colantonio, il coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma negli studi di Rete8, dopo aver parlato con Salvini, ed aver informato Marsilio e gli alleati. Le reazioni da parte degli altri coordinatori regionali presenti in trasmissione sono di cauta apertura. Nazario Pagano incassa non i due assessorati inizialmente richiesti e bocciati da Salvini, ma uno più la Presidenza del Consiglio regionale, ruolo di prestigio da egli stesso ricoperto in passato, come ha ricordato. Cautela, ma non un esplicito si anche da parte di Etel Sigismondi per Fratelli D’Italia, che – oltre ad avere in Giunta il Governatore- in virtù del “Lodo Bellachioma” resterebbe in competizione con Azione Politica sia per il residuo assessorato che per ulteriori postazioni, da sottosegretario a vicepresidente del Consiglio.
Quella che in Tv appare come un’ accelerazione verso l’assetto definitivo dell’accordo, subisce però la frenata in tarda serata, dagli umori del presidente Marco Marsilio, riferiti stamani sulle colonne del quotidiano “Il Centro“. Il Governatore, che ha l’ultima parola, ci tiene ad esercitarla, e convoca tutti per martedì prossimo in una riunione che si annuncia ultimativa. Ci sarà anche Bellachioma, ma poco disposto a cedere ulteriormente, dopo quello che viene ritenuto dalla Lega già un consistente sacrificio. E con lui, poco disposto ed insofferente per i giorni che trascorrono, soprattutto Salvini.
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