E’ durata 9 ore la visita di Matteo Renzi a Pescara e Spoltore, una delle più lunghe di un premier nella nostra regione. Sale piene e applausi nelle manifestazioni, fuori il corteo di contestazione
Dopo l’arrivo in elicottero da Pozzuoli al Porto turistico Marina di Pescara, il premier, accolto dalle autorità cittadine, provinciali e regionali, ha incontrato parlamentari e imprenditori, prima del primo evento pubblico, l’inaugurazione della scuola media Dante Alighieri, una delle prime ad essere ristrutturata con criteri totalmente antisismici intercettando un contributo statale. Sulle scuole, oltre che con studenti, docenti e amministratori, Renzi ha avuto parole anche per i docenti trasferiti in altre regioni dopo l’ultimo concorso, promettendo che anche questo problema sarà presto risolto. Tra un selfie e l’altro, particolare attenzione, all’arrivo all’Aurum, il premier ha rivolto al villaggio della comunicazione allestito dal Corecom presieduto da Filippo Lucci, informandosi sulla realizzazione di droni e robot realizzati da startup tutte abruzzesi. Nella sala gremita dagli amministratori il clou istituzionale della visita, con la sottoscrizione delle 77 convenzioni del Masterplan per l’Abruzzo. Poi al Circus per l’inaugurazione del Festival delle Letterature, evitando il corteo con un migliaio di persone che nei pressi hanno sfilato per il No. Nessun problema di ordine pubblico: assieme al grande spiegamento delle forze dell’ordine anche la forte e sonora, ma composta protesta degli studenti, dei rappresentanti delle forze politiche dal Movimento Cinque Stelle a Rifondazione Comunista, dei No Triv e dei comitati civici e referendari. Tantissima gente anche pro Renzi lo accoglie e lo applaude nell’ultimo evento dell tour de force, quello più politico nella sala consiliare del Comune di Pescara, dove ribadisce le ragioni del Si e da’ la spinta ai militanti abruzzesi per l’ultimo sforzo verso il 4 dicembre, con la stoccata al fronte del No:
“tutte persone perbene, ma provate a metterli tutti insieme in una stanza e a farli tirar fuori un’idea in comune. A insultarmi sì. Sull’Europa hanno idee diverse, eppure le coppie sono belline. Berlusconi e Travaglio insieme… sono teneri”.
DI STEFANO (FI): “NON CI SONO COPERTURE”
“Cosa resta della visita di Matteo Renzi in Abruzzo? A mio avviso solo tanta amarezza, per lo sfoggio di inutile arroganza palesata ieri”. Lo ha dichiarato l’on . Fabrizio Di Stefano (Fi) in merito alla visita di Renzi nella nostra regione. “A cosa mi riferisco? – ha domandato Di Stefano – Ad una citta’ paralizzata nemmeno ci fosse stato in corso il G8; ai cartelli di benvenuto da parte d’ imprenditori che forse hanno troppo da chiedere a questo Governo; amarezza per la strumentalizzazione perfino dei ragazzi al ‘Circus’ nel tour propagandistico elettorale; amarezza per il vuoto assoluto dei contenuti della sua visita. E’ stata posta la firma, per l’ennesima volta – prosegue il parlamentare – sul Masterplan, ma si e’ dimenticato di dire che non ci sono le coperture economiche, e quindi , che la maggior parte delle opere non si faranno. Renzi ha parlato anche di trasporto pubblico ma non ha spiegato perche’ il Governo ha concesso in questo settore 600 milioni alla Campania, 90 al Molise e zero all’ Abruzzo”.
Il servizio del TG8:
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Il Movimento 5 Stelle presenta una segnalazione a Corecom, Agcom e al prefetto di Pescara.
Il Movimento 5 Stelle presenta la segnalazione indirizzata a CO.RE.COM, AGCOM e Prefetto di Pescara, a firma del capogruppo in regione Abruzzo Sara Marcozzi, che vede compatto tutto il M5S, portavoce comunali, regionali, parlamentari ed europarlamentare del M5S, in cui invita gli organi competenti a verificare il rispetto delle leggi secondo cui “a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
Il capogruppo Marcozzi spiega che “L’evento denominato “le Ragioni del Sì” si è svolto alla presenza delle maggiori cariche istituzionali di regione Abruzzo e dello Stato (presidente di regione, Presidente del Consiglio, Consiglieri regionali e Sindaci), all’interno dell’Aula consiliare del Comune di Pescara ,quindi in sede istituzionale. Probabilmente avvalendosi anche di personale comunale e, dunque, violando un’ulteriore norma poiché, in tal senso va ricordata la Circolare del Ministero dell’Interno 7 ottobre 2016, n. 42, che recita “(…) i soggetti titolari di cariche pubbliche, possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnate alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze. Inoltre, anche l’allestimento interno ed esterno del palazzo comunale : palco, luci da concerto, proiezione, affissioni esterne appaiono in totale violazione delle norme su citate oltre che dell’art 6 legge 4 aprile 1965, n. 212 e dell’art. 7 comma 1 Legge 24.4.1975 n. 130 secondo cui dal 30° giorno antecedente quello delle votazioni è vietata “la propaganda figurativa a carattere fisso in luogo pubblico. Abbiamo chiesto a tutti gli organi preposti di verificare la correttezza dello svolgimento della “Leopoldina” dal momento che a noi sembra violare le norme vigenti in periodo elettorale e anche il buon senso. Del resto, la Presidente di Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, è gia stata multata per le stesse ragioni, dunque pare sia costume del PD. Ricordo a chi governa Paese, Regione e Città che non lo fa non solo per i sostenitori del Sì, ma anche per quelli del NO e per gli indecisi, ai quali le istituzioni dovrebbero garantire, perlomeno quando si presentano al pubblico nelle loro vesti istituzionali, imparzialità e corretta e completa informazione. Ancora una volta il PD tiene più alla propaganda che all’informazione”.